Tempo di lettura: 3min

Il Giappone ha ancora molto da offrire

1/26/2021 | Lorenza Roma

Secondo Jupiter AM, un'area di stabilità e una ricca di opportunità sono i due temi nei mercati giapponesi di cui gli investitori dovrebbero essere consapevoli per il 2021


"Quando quest'anno Warren Buffett ha acquistato una quota del 5% in cinque delle più grandi aziende giapponesi ha fatto notizia ma, ancora prima che l'Oracolo di Omaha facesse la sua mossa, il Giappone stava ritornando sotto i riflettori globali. Come investitori di lungo periodo nel paese, non ci sorprende che il mondo si stia accorgendo di ciò che il Giappone ha da offrire", spiegano Dan Carter e Mitesh Patel, gestori del fondo Jupiter Japan Select di Jupiter AM. "Ci occupiamo di due temi nei mercati giapponesi di cui gli investitori dovrebbero essere consapevoli per il 2021: un'area di stabilità e una ricca di opportunità", aggiungono i gestori.

 

Il modo conservatore in cui molte grandi aziende giapponesi sono gestite, molte volte con pochissimi debiti, è stato spesso criticato dagli osservatori perché inefficiente. Ma questo conservazionismo finanziario è diventato il più grande punto di forza del Giappone nel 2020 e si trova in netto contrasto con molte aziende in tutto il mondo che devono affrontare cancellazioni dei dividendi o addirittura l'insolvenza. "Ci aspettiamo che le prospettive dei dividendi per il Giappone rimangano promettenti, con aziende in grado e disposte a pagarli. Il debito delle aziende giapponesi, generalmente basso, e il forte profilo patrimoniale, lascia il Giappone in una posizione favorevole per far fronte a un'ulteriore volatilità che potrebbe riapparire nel 2021", precisano i gestori che aggiungono "guardando alla crisi finanziaria globale, quando il settore aziendale giapponese era molto più articolato di quanto non lo sia ora, quasi il 60% delle aziende giapponesi ha mantenuto o addirittura aumentato i propri dividendi in quel periodo. La nostra ipotesi, quindi, è che la volontà e la capacità delle aziende giapponesi di pagare i dividendi rimarrà forte".

 

Un problema sottovalutato ma di crescente importanza nel business giapponese rivolto ai consumatori è la battaglia degli "ecosistemi". Questo termine inelegante viene usato per descrivere un gruppo di aziende, affiliate in varia misura, che si affidano l'una all'altra - attraverso promozioni, sconti e sistemi a punti - per attirare maggiormente l'attenzione del cliente e, in ultima analisi, il denaro. Determinare esattamente cosa sia un ecosistema e cosa non lo sia è talvolta complicato, ma spesso è lampante. Un chiaro esempio potrebbe essere una società di servizi di telefonia mobile la cui agenda principale è l'acquisizione di milioni di abbonati che può gestire con gli sconti e i punti accumulati e a cui può vendere sempre più servizi. Le reti di telefonia mobile, e i milioni di clienti affezionati che portano con sé, sembrano essere beni di enorme valore per ecosistemi ambiziosi.  Questa considerazione vale anche per i player più affermati delle telecomunicazioni: una presentazione degli investitori che abbiamo visto recentemente dichiarava come obiettivo diventare "indispensabili per la vita quotidiana". "È chiaro che lo stesso terreno di battaglia commerciale sarà combattuto da aziende provenienti da mercati di origine significativamente diversi. Così come le basi di clientela altamente stabili dell'industria delle telecomunicazioni sono diventate ambite, così potrebbero esserlo anche altri gruppi di clienti persistenti - i mercati dei mutui, delle assicurazioni e dei servizi di pubblica utilità potrebbero essere il prossimo campo di battaglia. Comprensibilmente gli investitori hanno altre questioni più attuali con cui confrontarsi rispetto a questo fiorente scontro di ecosistemi di consumo. Ma, proprio come nell'allegoria della rana bollita, la temperatura di questa battaglia non farà che aumentare.  Pensiamo che sia importante riflettere attentamente su questo tema ora e posizionarsi di conseguenza, perché quando questo argomento sarà il più pertinente per gli investitori, la povera rana sarà probabilmente già ben cotta", concludono i gestori.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?