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Nevado (M&G): "Un'asset allocation tattica contro i bassi rendimenti"

1/27/2021

L'analisi del manager ci aiuta a comprendere i rischi maggiori a cui potrebbero andare incontro gli investitori nei prossimi mesi anche se non mancano le occasioni con i tassi ancora bassi


In questo contesto caratterizzato da bassi rendimenti gl investitori devono mettere in campo un asset allocation tattica per contrastare la volatilità. Quando i mercati mantengono un andamento positivo c'è da ridurre il rischio, viceversa quando i mercati non vanno bene bisognerebbe aumentarlo.

Ci siamo confrontati con Juan Nevado, manager dell’M&G (Lux) Dynamic Allocation Fund per capire quali strade poter percorrere nell'anno appena iniziato.

“Considerando i molti cambiamenti recenti tra cui la nuova presidenza americana che costituisce una cesura con la precedente, lo scenario base per la seconda parte di quest'anno è caratterizzato da crescita e ripresa, grazie anche al piano di vaccinazioni e agli annunci di ulteriori stimoli da parte dei governi” spiega l'esperto.

Un numero crescente di persone saranno vaccinate nelle prossime settimane, nonostante mentre scriviamo la preoccupazione per il numero di dosi inferiori alle attese ha scosso l'Unione europea. "I mercati stanno già scontando questo scenario, sostanzialmente stiamo assistendo a una grande rotazione dal growth al value e dai titoli più difensivi a quelli ciclici”. 

 

Come però si diceva prima, qualcosa è cambiato rispetto a ottobre.  “Il rally è stato così significativo nell’ultimo trimestre che se nella strategia M&G (Lux) Dynamic Allocation tre mesi fa l’equity pesava per il 55%, ora siamo scesi  al 35%. I tassi sono ancora bassi così come i rendimenti e questo ci ha portato a diminuire anche la parte di credito in portafoglio". Dando uno sguardo a livello geografico, il gestore sovrappesa Europa e alcuni Paesi asiatici, rimasti più indietro, mentre sottopesa gli Stati Uniti, il grande vincitore del 2020. A livello di settori l'esperto predilige negli Stati Uniti quello bancario e l'healthcare, più economici. Parlando invece di titoli tech che hanno beneficiato delle politiche legate al lockdown, la preferenza ricade sui paesi asiatici quali ad esempio Corea, Cina, Singapore e Taiwan. 

 

In generale per gli asset allocator come M&G questo contesto rappresenta una sfida concreta con molti paesi alle prese ancora con lockdown diffusi e una recessione che interessa tanto gli Stati Uniti quanto l'Europa.

Domandiamo quindi al gestore quali sono secondo lui i rischi maggiori cui potrebbero incorrere gli investitori. "Il rischio principale che vedo è che la tanto attesa ripresa che tutti si aspettano non si avveri. Ad esempio se il vaccino non sarà in qualche modo efficace o la campagna vaccinale subirà dei ritardi. Un rischio potenziale che pur non rappresentando il nostro scenario di base suggerisce di aggiungere una dose di protezione ai portafogli. L'inflazione, agli attuali livelli così bassi, non rappresenta ancora un problema per i mercati, i bond in questo senso ci aiutano a mitigare il rischio. I l fatto che il prezzo delle commodity stia salendo non deve trarre in inganno”. E aggiunge spiegando che: “Ci sono poi altri rischi, ad esempio la possibilità che si verifichi un boom di domanda nei prossimi due anni in settori quali il turismo o la ristorazione o in generale nei servizi,  come conseguenza del Covid. Una circostanza che potrebbe far salire i tassi di interesse. Ciò danneggerebbe gli asset di rischio ed anche per questo ha senso mantenere una parte di cash in portafoglio, che può essere speso acquistando asset a prezzi più vantaggiosi in futuro”.

 

Per concludere, l'esperto sottolinea come oltre i governi anche le banche centrali si stanno muovendo verso la direzione dei ristori incondizionati. “Bce e Fed supportano l'economia globale e la via è abbastanza segnata e chiara, sono quindi davvero lontani dal ridurre ogni tipo di aiuti. La BCE proseguirà con l'acquisto di bond, lo vediamo anche con i titoli di Stato italiani. Insomma la riduzione del QE o l'aumento dei tassi di interesse non è una opzione al momento e per gli investitori è sicuramente una buona notizia per i prossimi 6-9 mesi” chiosa Nevado. 

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