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Educazione e tecnologia: il binomio del nuovo millennio

1/27/2021

Di cosa parliamo quando ci riferiamo all'EdTech e come cavalcare questo trend che promette di essere di lungo periodo. L'analisi di Rize ETF


La sfida della didattica a distanza è stata una delle più dirompenti di questo periodo caratterizzato dalla pandemia da Covid-19. Cosa intendiamo quando parliamo di educazione e tecnologia? Un fenomeno denominato EdTech che nel 2018 ha interessato una spesa pari 152 miliardi di dollari, ovvero a meno del 3% della spesa globale complessiva per scuole ed università registrata in quell’anno.

 

Secondo Rahul Bhushan, co-fondatore di Rize ETF, "oggi la situazione sta cambiando. I modelli di istruzione tradizionali sono in difficoltà nel gestire il numero sempre crescente di studenti, perché non sono stati pensati per una domanda così imponente e in così rapida espansione. Ecco perché il settore EdTech è diventato un’autentica ancora di salvezza. Una gamma sempre più ampia di soluzioni digitali sta facilitando e migliorando ogni aspetto dell’apprendimento e dell’insegnamento, permettendo di garantire a tutti istruzione e formazione di qualità. E con la pandemia che ha accelerato l’utilizzo delle tecnologie educative a livello globale, questo mercato in espansione ha iniziato a diffondersi a un ritmo record".

 

L'EdTech non è soltanto didattica a distanza, "oggi questo termine ricomprende qualsiasi hardware, software o piattaforma digitale che ridefinisca i modi in cui si ha accesso all’educazione e alla formazione. Quando parliamo di EdTech dobbiamo dunque pensare, ad esempio, a sistemi di realtà virtuale e aumentata utilizzati per la formazione aziendale, così come a servizi, giochi e software per coinvolgere i bambini nelle attività di apprendimento. Allo stesso tempo, il settore comprende anche servizi rivolti agli educatori per potenziare il tutoraggio, l’assegnazione dei compiti a casa e la valutazione del rendimento degli studenti. Anche gli Online Program Manager (OPM) stanno crescendo sempre di più, con le università tradizionali che cercano di digitalizzarsi tramite offerte online nuove e innovative, che possono dar loro scala globale, ridurre il costo dell’istruzione e coinvolgere un maggior numero di studenti, compensando le minori entrate causate dalla pandemia" spiega l'esperto.

 

Nel lungo periodo questo megatrend promette di registrare una crescita consistente. Bhushan ha commentato dandoci un po' di numeri: "Il mercato dell’istruzione universitaria online raddoppierà il suo valore entro il 2025, raggiungendo quota 74 miliardi di dollari. Al tempo stesso, gli investimenti in soluzioni di realtà aumentata e virtuale per l’istruzione sono avviati a passare da appena 1,8 miliardi di dollari nel 2018 a 12,6 miliardi nel 2025, a mano a mano che questa viene integrata nei sistemi tradizionali. La spesa in IA rivolta all’apprendimento passerà da 0,8 a 6,1 miliardi nello stesso arco di tempo, mentre quella in robotica per l’educazione dovrebbe raggiungere quota 3,1 miliardi di dollari nel 2025".

 

È innegabile che il Covid abbia dato un'importante spinta a questa tendenza. "Attualmente ci aspettiamo che nel 2025 la spesa in EdTech sarà superiore a quella prevista, pre-Covid, di 63 miliardi di dollari, nonostante le previsioni della spesa complessiva in istruzione si siano ridotte di circa 500 milioni di dollari a causa dell’epidemia" prosegue l'esperto.
C'è poi un altro aspetto da considerare ovvero la spesa che si intene sostenere per implementare questo settore che al momento è pari al 5,2% del totale per istruzione e formazione. "Molti paesi nel mondo stanno diventando più ricchi e popolosi, e le ultime ricerche stimano che -  solo nei prossimi 5 anni - 500 milioni di studenti in più si iscriveranno nelle scuole e nelle università di tutto il mondo. È necessario trovare un modo per trarre vantaggio da questo fattore demografico".

 

Per concludere è bene guadrare al futuro, secondo le stime di Rize ETF la spesa in educazione e formazione da parte di governi, imprese, famiglie e singoli individui si avvia a stabilire un nuovo record di 10 mila miliardi di dollari nel 2030. Gli investimenti di venture capital da soli hanno raggiunto la quota di 4,5 miliardi di dollari nella prima metà dell’anno, contro i 4,2 miliardi investiti nell’arco di tutto il 2015. Il comparto si sta avvicinando a un punto di svolta. I titoli EdTech hanno beneficiato del lockdown di quest’anno per guadagnare molte quote di mercato, e molte IPO sono all’orizzonte.

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