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Investimenti sostenibili, fattori di rischio oltre al boom

2/3/2021 | Redazione Advisor

Morra (Moneyfarm): “Sarebbe magnifico se sapessimo con base certa che gli investimenti ESG potranno fornire rendimenti maggiori di quelli standard. Purtroppo, l’evidenza non è così chiara”


“Per gli investitori il 2020 ha rappresentato un anno record per l’aumento di masse di prodotti sostenibili, raccogliendo, secondo le stime dell’Investment Association, 7 triliardi di dollari nei primi 3 trimestri del 2020, più che triplicando i 1.9 triliardi del 2019. Il flusso dei capitali verso le aziende più virtuose e resistenti a rischi ambientali è un trend in forte crescita che sembra praticamente inarrestabile, anche a causa dello sviluppo della regolamentazione”. Michele Morra, portfolio manager di Moneyfarm, sottolinea che “il cambiamento che sta avvenendo è supportato da un processo di tipo adattivo tra le varie parti coinvolte che tende ad autoalimentarsi attraverso un meccanismo che potrebbe aumentare nel tempo la trazione del processo: ogni attore coinvolto stimola e viene stimolato dall’azione degli altri”.

“Le aziende – argomenta l’analista - adottano atteggiamenti più sostenibili per accaparrarsi il favore di consumatori e investitori, i consumatori premiano queste aziende aumentando il loro giro d’affari, questo migliora la performance relativa da un punto di vista finanziario aumentando ancor di più l’appetibilità di questi titoli per gli investitori e così via. Purtroppo, tale processo a oggi non è ancora sufficiente a raggiungere i target prefissati per il contenimento degli impatti ambientali, e in tale contesto sono ancora tante le aziende e i paesi in ritardo rispetto agli obiettivi prestabiliti. Per gli investitori, questo crea da un lato l’esigenza di contribuire e stimolare il cambiamento e dall’altro quello di gestire i rischi legati alla transizione”.  

Gli investimenti sostenibili cambieranno il modo di investire? “Il mondo della finanza e degli investimenti – risponde il gestore - ha un ruolo primario nell’indirizzare l’operato delle aziende e dei governi. Se i capitali vengono canalizzati verso le aziende virtuose da un punto di vista delle esternalità sociali, si vanno a penalizzare quelle che sono percepite come produttrici di esternalità negative nei confronti della società. Ciò aumenterà i costi di finanziamento delle aziende meno sostenibili, ponendole di fronte alla revisione delle proprie pratiche. A queste pressioni sul modello di finanziamento si aggiungono le varie pressioni regolamentari che presumibilmente diventeranno sempre più stringenti nei prossimi anni. Ci sono poi i rischi finanziari connessi al cambiamento climatico. I rischi ambientali per le aziende diventeranno sempre più rilevanti anno dopo anno, non solo a causa degli impatti diretti del riscaldamento globale e dell’inquinamento, ma anche del cambiamento delle preferenze dei consumatori. Tutti questi fattori di rischio non possono essere ignoranti e ci aspettiamo che diventeranno sempre più rilevanti nei prossimi anni”.

Gli investimenti sostenibili sovraperformeranno gli investimenti non sostenibili? “Una delle responsabilità fiduciarie del gestore – prosegue l’economista - risiede nella protezione e nell’accrescimento del capitale dell’investitore. La domanda che ci dobbiamo porre, sempre in un’ottica di lungo termine, è se, alla luce di questi fattori di rischio, optare per investimenti sostenibili sin da oggi possa condizionare le performance, positivamente o negativamente. Domande come gli investimenti sostenibili avranno rendimenti maggiori poiché attireranno maggiori flussi? Pppure riducendo il paniere di aziende investibili e introducendo nella scelta dell’investimento variabili non prettamente finanziarie, limito le mie scelte e dunque il rendimento atteso? Sono sempre più frequenti nei dibattiti degli investitori. Sarebbe magnifico se sapessimo con base certa che gli investimenti ESG potranno fornire rendimenti maggiori di quelli standard. Purtroppo, l’evidenza non è così chiara e, anche se lo fosse, non è detto che ciò che è vero oggi continuerà a essere vero domani. Ci sono sicuramente dei vantaggi che le compagnie con rischi ESG minori avranno da un punto di vista finanziario”.

Il manager spiega che “senza saltare a conclusioni affrettate, ciò che possiamo prevedere è che la differenza tra investimenti ESG e investimenti normali è andata sempre più scemando man mano che le aziende adottano pratiche migliori e le regolamentazioni diventano sempre più stringenti. In secondo luogo, sarà sempre più evidente che con un’ottica di investimento di lungo termine il rapporto fiduciario tra asset manager e asset owner non risiede unicamente nella stabilità finanziaria, ma nella massimizzazione della funzione di utilità del risparmiatore che considera anche aspetti non finanziari”.

“Questo – conclude Morra - dovrà per forza di cose emergere nelle abitudini e nelle prassi dei processi di investimento, trasformando quello che ad oggi rappresenta l’eccezione (l’investimento sostenibile) in regola. Nella nostra gestione e nella nostra offerta terremo sempre più in considerazione questi aspetti”.

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