Tempo di lettura: 6min

I mercati si fidano di Draghi. I commenti dei gestori

2/3/2021 | Daniele Riosa

Un potenziale governo guidato dall’ex presidente della BCE “aiuterà ulteriormente a mantenere gli spread dei BTP sotto controllo”


Il dado è tratto. Mario Draghi ha ricevuto il mandato (accettato con riserva) dal presidente della Repubblica di formare un nuovo governo. Vediamo come le principali società di gestione prevedono e analizzano le possibili ripercussioni sui mercati e sugli investimenti sia a breve che a medio/lungo termine.

Antonio Amendola, fund manager equity Italia ed Europa di AcomeA SGR, sostiene che “la scelta di Draghi come papabile premier è il best case che si possa avere nei modelli. Non solo per lo standing del personaggio, indubbio, ma per il senso di sicurezza e preparazione che proietterebbe sui tavoli europei in nome dell'Italia. Il difficile del piano Next Generation EU arriva ora, ovvero la parte di impiego in modo produttivo dei fondi e un esecutivo a guida Draghi è il migliore possibile”.

Una volta in carica, Amendola si aspetta “importanti flussi sul nostro Paese sia sullo spread Btp/Bund, ma soprattutto sull'Equity. I primi beneficiari per una questione di liquidità saranno i titoli blue chip, ma alla lunga i vincitori saranno le mid small cap: beneficiano maggiormente dei piani di investimento, sono rimaste indietro al livello di performance, hanno solidi fondamentali e sono "cheap". Continuiamo quindi a preferire il comparto industriali, delle costruzioni e delle Mid Small cap, le nostre multinazionali tascabili che mai come ora potranno esprimere il loro potenziale”.

Per Flavio Carpenzano, senior investment strategist fixed income di AllianceBernstein, “non c'è dubbio che avere un governo tecnico con Mario Draghi a fare da front runner nella corsa per diventare primo ministro sarebbe uno sviluppo positivo a breve termine per i BTP, ma si deve tenere presente che questo è soprattutto un segnale di mancanza di governabilità. Un po' di cautela è giustificata. Nel lungo termine c'è un rischio crescente che questo evento possa essere usato dai partiti populisti, poiché questo si adatterebbe perfettamente alla narrazione che l'Italia è gestita da Bruxelles/banchieri. Tuttavia, queste sarebbero preoccupazioni da porsi in un altro momento se Draghi diventasse, davvero, premier”.

Adrian Hilton, responsabile tassi e valute globali di Columbia Threadneedle Investments, spiega che “la nomina di Mario Draghi a primo ministro italiano è una buona notizia per i mercati finanziari, che bramano soprattutto la stabilità politica e che ricordano positivamente il suo periodo come presidente del consiglio direttivo della BCE. Anche considerando il successo della transizione verso un governo Draghi, secondo Hilton “rimangono incertezze sul futuro a breve termine, sia per quanto riguarda l'uso del Recovery Fund sia per il roll-out del piano di vaccinazione per Covid-19, e soprattutto per il loro impatto sulla crescita del PIL. Nonostante ciò, queste incertezze rimangono probabilmente in secondo piano rispetto alla riduzione del rischio politico; abbiamo mantenuto le nostre posizioni di sovrappeso sui BTP, con la convinzione che nuove elezioni fossero e restino improbabili. Potrebbe essere difficile ottenere un'ulteriore stretta dello spread, ma rimane comunque un minor rischio di un allargamento significativo. Nel frattempo, i BTP continuano a offrire un carry interessante nell'Eurozona”.

Diego Toffoli, senior portfolio manager di Intermonte SIM, nota come il mercato abbia “reagito in maniera positiva all’arrivo di Draghi e non c’è da stupirsi. Notizia positiva per il rendimento dei titoli obbligazionari governativi. Inoltre, il mercato azionario italiano, in quanto a performance, ha chiuso il 2020 in coda agli altri mercati europei per il forte peso dei titoli domestici e ‘value’ e potrebbe recuperare adesso il terreno perduto. Un governo istituzionale potrebbe supportare, ad esempio, il consolidamento nel settore bancario. Ci si aspetta anche un’accelerazione nella stesura e approvazione del recovery plan e questo indirizzerebbe investimenti, ad esempio, nelle infrastrutture e nel 5G. L’arrivo di Draghi dà fiducia anche agli investitori internazionali che, quindi, potrebbero indirizzare parte dei loro investimenti sul nostro mercato. Naturalmente tutto dipenderà dal supporto che questo governo avrà in Parlamento”.

Michele Morra, portfolio manager di Moneyfarm, prevede che “nel medio termine un effetto positivo potrebbe essere rappresentato dalla capacità di Draghi di sfruttare la sua autorità e la sua capacità negoziale a livello europeo per facilitare il dialogo sul programma di investimenti europeo, rafforzando la relazione tra i paesi core dell’Eurozona. Nel lungo periodo, qualora la percezione del sistema italiano da parte degli investitori tornasse a livelli pre-2008, ci potremmo aspettare una sovra-performance dei BTP rispetto ad obbligazioni governative di altri Paesi, grazie al potenziale restringimento degli spread (0.15% pre-crisi) e a una componente cedolare più elevata. Scenario auspicabile ma difficile da prevedere in un contesto condizionato da una pandemia globale e livelli di indebitamento che porteranno nuove sfide (politiche ed economiche) nei prossimi anni. L’effetto sul FTSE MIB invece, data la composizione settoriale di quest'ultimo, ci sembra più legato alla campagna vaccinale che non agli sviluppi politici, anche se ovviamente le due cose sono interconnesse”.

Fabio Castaldi, investment manager di Pictet Asset Management, sottolinea che l’impatto dell’incarico ricevuto dall’ex numero uno dell’istituto di Francofortre sui mercati finanziari “è evidente sin dall’apertura: spread BTP/Bund in netto calo in prossimità dei 100 punti base e indici azionari italiani in forte recupero con titoli bancari sugli scudi. Sul BTP le prospettive più favorevoli possono far ipotizzare una convergenza (ancorché non completa) verso i rendimenti dei titoli governativi spagnoli che trattano, al momento, ad uno spread di 60 punti base contro il Bund tedesco. Ipotizziamo quindi un’ulteriore compressione dello spread BTP/Bund fra i 20 e i 30 punti base con obbiettivo l’area 70/80 bps qualora la strada di Draghi. Se si va alle urne lo spread rivedrà probabilmente 150bp”.

Secondo Mohammed Kazmi, portfolio manager, macro strategist, di Union Bancaire Privée (UBP) “i mercati hanno fiducia in Draghi alla luce anche delle sue azioni passate quando dimostrò chiaramente di conoscere le dinamiche di mercato, il che aiuterà ulteriormente a mantenere gli spread dei BTP sotto controllo. La notizia ha quindi risvolti positivi. Vediamo spazio per i rendimenti dei bund tedeschi che stanno di conseguenza salendo, dato che i flussi si stanno spostando dall'Europa centrale verso la periferia. Per questo motivo, questa mattina, in seguito alla notizia abbiamo venduto i futures sui bund tedeschi nei nostri portafogli absolute return. Questo va ad aggiungersi al reflation trade attuale a cui stiamo assistendo mentre la curva negli USA diventa più ripida, dal momento che siamo posizionati sulla normalizzazione delle economie nei prossimi mesi sulla scia del lancio del vaccino”.

Reto Cueni, chief economist di Vontobel, si aspetta che l’eventualità di Draghi premier “segnerebbe uno spostamento verso una posizione più pro UE ed Euro in Italia. Quindi, ci aspettiamo che i mercati reagiscano positivamente alla notizia, con il mercato azionario italiano che guadagna e gli spread delle obbligazioni tra Italia e Germania che si riducono ulteriormente”.

 

Effetto Draghi anche sul web. Reputation Science ha monitorato le conversazioni online riferite a Mario Draghi, evidenziando come nell’ultima settimana l’ex presidente della Bce è stato menzionato sul web oltre 200 mila volte. Nelle ultime 24 ore, inoltre, il suo nome compare abbinato a quello del presidente Mattarella in oltre 35 mila contenuti online. Il mondo dei social ha accolto con frenesia la sua convocazione: per gli hashtag #Draghi e #DraghiPremier si contano infatti, rispettivamente, 72 mila e 7 mila risultati, frutto dell’attività social dell’ultima giornata.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?