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Lyxor ETF Research: il 2020 è l'anno dei gestori attivi

2/3/2021 | Lorenza Roma

La maggior parte dei gestori attivi ha sovraperformato i propri benchmark. I rendimenti nel 2020 hanno superato quelli del 2019 nell'85% di tutte le asset class. Ottime performance anche per i fondi ESG


In un anno senza precedenti per i mercati finanziari a causa della pandemia che ha fatto impennare i livelli di volatilità, dei rischi geopolitici e della massiccia rotazione settoriale, numerosi gestori attivi sono spesso stati in grado di proteggere i portafogli, e i gestori di fondi azionari hanno approfittato dell'elevata dispersione degli asset per generare alpha. La maggior parte degli stili azionari ha sovraperformato il proprio benchmark. E' quanto emerge dall'ultima edizione del report "Active-Passive Navigator" di Lyxor ETF.

 

Il report "Active-Passive Navigator" del dipartimento di Lyxor ETF Research and Solutions fornisce un'analisi approfondita della performance di 13.000 fondi attivi domiciliati in Europa (che rappresentano 2,3 trilioni di euro di asset), rispetto ai loro indici di riferimento, e valuta i principali trend che influenzano la performance del mercato globale e incidono sulla generazione di alpha. Secondo il report di Lyxor ETF Research relativo al 2020 pubblicato oggi, la maggior parte dei gestori attivi ha sovraperformato i propri benchmark nella maggior parte delle categorie azionarie. Le risposte disomogenee da parte dei governi alla pandemia hanno portato a una maggiore dispersione dei prezzi tra paesi, settori e fattori, uno scenario che a sua volta ha creato opportunità per i gestori azionari attivi, con il 66% dei gestori azionari europei large cap che ha battuto il proprio benchmark. In particolare, il 2020 è stato un anno significativo per i gestori azionari small cap, che hanno fortemente beneficiato di una maggiore dispersione e di un aumento dei livelli di volatilità: l'80% dei gestori attivi small cap ha sovraperformato in Europa, mentre l'85% ha sovraperformato nel Regno Unito, posizionandosi adeguatamente per un accordo dell'ultimo minuto sulla Brexit. Il 2020 ha visto una performance più contrastante da parte dei gestori attivi obbligazionari, molti dei quali hanno faticato a tenere il passo con l'impressionante rally obbligazionario provocato dalle banche centrali o con l'incessante compressione degli spread creditizi. Tuttavia, molteplici risultati positivi sono stati registrati. I gestori del debito dei mercati emergenti si sono distinti, con il 69% dei fondi che ha sovraperformato il proprio benchmark.

 

In un contesto in cui gli ETF ESG hanno rappresentato più della metà degli afflussi totali nel mercato europeo degli ETF nel 2020, è interessante notare che in tutte le asset class coperte dall’analisi, i fondi ESG hanno sovraperformato i loro pari lo scorso anno, con un rendimento medio dell'1,4% superiore rispetto alla media dei loro equivalenti. Nel complesso, il 2020 sarà ricordato come un anno eccezionale per i gestori di fondi attivi. Lyxor ETF Research ha rilevato che i loro rendimenti relativi nel 2020 hanno superato quelli del 2019 nell'85% di tutte le asset class.

 

Vincent Denoiseux, head of ETF Research and Solutions di Lyxor Asset Management, ha commentato: "In un contesto globale senza precedenti che è stato straordinariamente complesso per i gestori attivi, molti gestori azionari attivi nel 2020 hanno, nel complesso, saputo brillantemente proteggere i portafogli nelle fasi di forti turbolenze di mercato. Tuttavia, tenuto conto della loro difficoltà nel generare alpha nel lungo termine, gli investitori che scelgono la gestione attiva devono essere agili e reattivi nella gestione dei loro portafogli, scegliendo gestori attivi in grado di cogliere rapidamente l'evoluzione dei mercati. Per gli investitori meno tattici e che guardano ad un’allocazione di portafoglio a lungo termine, gli ETF rappresentano una scelta solida e valida". Jean-Baptiste Berthon, senior cross-asset strategist di Lyxor Asset Management, ha aggiunto: "Mentre i fondamentali macroeconomici si normalizzeranno nel 2021, le condizioni dei mercati rimarranno atipiche. La sequenza delle riprese regionali e settoriali, la navigazione tra asset cari e affollati, con poche coperture di portafoglio affidabili e incertezze persistenti, non faciliteranno il lavoro dei gestori attivi. La dispersione degli asset e l’emergere di temi d'investimento più diversificati dovrebbero sostenire l’alpha proveniente da una selezione bottom-up, ma la generazione di alpha proveniente dal market-timing sarà più difficile da gestire e cruciale. Le combinazioni di investimenti attivi e passivi richiederanno una maggiore selettività, a seconda della forza dei motori degli asset e dei loro rischi di inversione".

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