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Fund selector spaventati da volatilità e tassi bassi

2/18/2021 | Redazione Advisor

Sul fronte opportunità sono particolarmente rialzisti sull’healthcare, con il 56% degli intervistati che vede una sovraperformance del settore. Il sondaggio di Natixis IM


Dai risultati del sondaggio annuale sui fund selector condotto su scala globale da Natixis Investment Managers emerge che, nonostante un contesto caratterizzato da continua volatilità e bassi tassi d’interesse i buyer professionali stanno posizionando i propri portafogli per intercettare le possibilità di rialzo nel corso del 2021. Il sondaggio è stato condotto tra novembre e dicembre dell’anno scorso tra 400 fund selector presso consulenti finanziari indipendenti, consulenti di investimento registrati, piattaforme di investimento di compagnie di assicurazione, private bank e family office di tutto il mondo, in rappresentanza di un patrimonio di 12.700 miliardi di dollari. 

Un mondo a rischio che continua a lottare contro il Covid

Nonostante il rinnovato ottimismo di fine 2020 in scia all'approvazione dei vaccini, sei fund selector su dieci ritengono che la "nuova normalità" legata al Covid non sia temporanea e due terzi prevedono che nel 2021 non vedremo una ripresa dell’economia globale. Le significative preoccupazioni su pandemia e politica non si sono necessariamente tradotte in una view negativa sui mercati: la maggioranza degli intervistati (80%) ritiene che le Banche centrali daranno sostegno al mercato nel caso di nuove flessioni.

Secondo gli intervistati, volatilità e tassi negativi saranno il primo e il secondo rischio di portafoglio per i fund selector globali nel 2021, rispettivamente al 49% e al 39%. Altre fonti di rischio comprendono l'inflazione (37%), una stretta del credito (34%) e problemi di liquidità (25%). In scia a probabili ulteriori stimoli fiscali e monetari, i fund selector vedono un potenziale di crescita per i mercati azionari nel 2021 e cercheranno opportunità a livello globale. Le proiezioni alla fine del quarto trimestre dell’anno scorso hanno favorito un approccio risk-on, con il 61% degli intervistati che vede le small-cap avvantaggiate sulle large-cap. Il 60% ritiene poi che gli emergenti batteranno i mercati sviluppati e il 66% che i portafogli con un posizionamento aggressivo supereranno quelli difensivi. I fund selector si concentreranno sulla ricerca di possibili nicchie di valore interessanti in un contesto complesso e il 70% prevede la gestione attiva darà nel 2021 risultati migliori rispetto a quella passiva.

Matt Shafer, EVP, head of wholesale & retail distribution di Natixis Investment Managers, ha commentato: "Il 2020 ha segnato un anno di sfide estreme per i mercati che vanno oltre la pandemia, con eventi climatici e disastri naturali, tensioni politiche e la più brusca correzione del mercato nella storia. L'incertezza continua e aumentano i timori di bolla sui mercati. I fund selector intervistati interpretano però il rischio di mercato come un'opportunità, pur riconoscendo quanto un'attenta analisi sia necessaria per individuare opportunità di alfa a favore dei clienti". >

Un barlume di speranza fa luce sulle opportunità Secondo i risultati del sondaggio, l'ottimismo si trasmette anche alle view settoriali e i fund selector sono particolarmente rialzisti sull’healthcare, con il 56% degli intervistati che vede una sovraperformance del settore, seguito dai beni di consumo discrezionali (46%), dall’IT (45%), dall'energia (44%) e dai finanziari (44%).

A livello globale l'investimento ESG si conferma un'area di interesse costante per i fund selector. Le strategie ESG si sono dimostrate vincenti sulle turbolenze del mercato nel 2020 e il 57% degli intervistati ritiene che la sovraperformance continuerà anche nel 2021. Per accedere all'intera gamma di opportunità del mercato, più della metà fund selector intende aggiungere strategie sostenibili e investimenti tematici ai propri portafogli modello. Un'asset allocation in cambiamento.

In un contesto di tassi d'interesse bassi o negativi e di crescita lenta, il sondaggio ha rivelato che il value investing sta tornando in auge per il 2021. All'inizio del 2020, i fund selector avevano concentrato la propria attenzione sui settori con forti driver di crescita secolare, mentre nel 2021, al contrario, il 63% degli intervistati prevede che il value sovraperformerà il growth.

Oltre un terzo degli intervistati (36%) intende ridurre le proprie posizioni azionarie negli Stati Uniti per capitalizzare le opportunità in altre aree, con il 55% prevede di entrare sui mercati azionari dell’Asia-Pacifico. In un contesto di continua volatilità dei mercati, i fund selector cercano di riorientare i portafogli per beneficiare delle opportunità offerte globalmente dai paesi emergenti e il 65% degli intervistati afferma che ora questi mercati sono più interessanti rispetto a prima del Covid-19. Il 52% degli intervistati conferma inoltre la volontà di aumentare le proprie posizioni sugli emergenti.

Preoccupazioni sulla propensione al rischio degli investitori 

Dato che i fund selector pensano vi siano le condizioni per una maggiore volatilità e che i titoli value possano sovraperformare i growth, l'83% degli intervistati ritiene che nel 2021 i mercati favoriranno la gestione attiva. Il commitment nei confronti delle strategie attive è stato probabilmente rafforzato lo scorso anno, considerato che due terzi degli intervistati affermano che gli investimenti attivi presenti sulle proprie piattaforme abbiano sovraperformato durante la flessione del mercato. 

C'è una crescente preoccupazione tra i fund selector sulla capacità degli investitori individuali di affrontare con successo i rischi che si presenteranno nel 2021. La ripresa seguita al crollo di marzo ha probabilmente indotto gli investitori individuali ad assumersi rischi in modo meno attento rispetto alla fase pre-Covid e il 78% dei fund selector teme che l'aumento della volatilità possa indurli a liquidare i propri investimenti con eccessivo anticipo.

Di conseguenza, i fund selector stanno notando come le loro società di gestione stiano adeguando l’offerta di soluzioni di investimento per ottenere una maggiore coerenza nei portafogli dei clienti e soddisfare meglio le loro esigenze, e l'80% afferma che l'enfasi è sulla qualità piuttosto che sulla quantità.

Antonio Bottillo, executive managing director e country head di Natixis Investment Managers per l’Italia, dichiara: "Per adattarsi alla nuova normalità e meglio rispondere alle nuove condizioni di mercato e alle nuove esigenze dei clienti, i fund selector hanno modificato sia la propria strategia di allocazione sia l'offerta di prodotti. Sebbene i fund selector possano pensare che l'economia non tornerà ai livelli pre-pandemia nel corso dell’anno, essi stanno affrontando questi tempi senza precedenti con un piano chiaro e misurato che getterà le basi per gli anni a venire".

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