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Gestore della settimana: inizia un nuovo ciclo

2/22/2021

Geraldine Sundstrom (PIMCO): “In questo contesto, la nostra view risk-on si traduce in portafogli multi-asset con una preferenza per le azioni rispetto ad altre attività di rischio”


Dopo un 2020 caratterizzato dalla pandemia, il 2021 potrebbe segnare il ritorno alla normalità. Abbiamo parlato delle prospettive d’investimento in questo nuovo contesto con Geraldine Sundstrom, portfolio manager asset allocation di PIMCO.

 

Quali sono le vostre aspettative riguardo all’economia globale per il 2021?

Il nostro scenario di base globale è che la ripresa economica sia pronta a continuare nel 2021 e si rafforzerà una volta che i vaccini saranno ampiamente diffusi e il mondo comincerà a tornare a un distanziamento sociale normale. Tuttavia, ci aspettiamo che sia una "lunga salita" con alcune intermittenze e potrebbero essere necessari fino a due anni per tornare ai livelli di PIL globale pre-Covid.

Con la ripresa dell'attività nel 2021, prevediamo un forte rimbalzo degli utili aziendali. L'aumento della crescita degli utili è positivo sia per le azioni che per il credito, ma fornisce un vento di coda più significativo per i mercati azionari. Considerato il contesto macro, riteniamo che le valutazioni azionarie siano a buon mercato rispetto al credito corporate. Se da un lato ci aspettiamo una ripresa della crescita globale nel 2021, dall'altro prevediamo che le banche centrali dei mercati sviluppati reagiranno gradualmente al miglioramento del contesto macroeconomico. L'impegno della Fed a superare il suo obiettivo di inflazione è di supporto per le azioni, che appaiono attraenti dato quello che sarà probabilmente un lungo periodo di rendimenti reali bassi o negativi.

 

Nell’ambito dei mercati azionari quali sono i settori che secondo voi hanno le migliori prospettive di crescita?

La ripresa dell'attività e il continuo miglioramento degli utili aziendali dovrebbero essere di supporto per un rimbalzo degli asset ciclici. La ripresa della produzione manifatturiera globale dovrebbe sostenere settori come l'industria, i materiali e i semiconduttori. Gli sforzi mirati di stimolo fiscale e la stabilizzazione nel mercato del lavoro dovrebbero favorire il risparmio e il consumo personale, a beneficio dei settori dell'edilizia abitativa e dei beni di consumo. Tuttavia, rimaniamo cauti sui trasporti e sull'ospitalità, che potrebbero soffrire sul fronte degli utili per diversi anni.

Da un punto di vista regionale, ci aspettiamo che le azioni più cicliche - come in Giappone e in alcuni mercati emergenti selezionati – beneficeranno della ripresa nel 2021. Continuiamo a cercare opportunità nei settori che potrebbero trarre beneficio dall’innovazione di lungo termine, poiché ci aspettiamo investimenti significativi e una maggiore domanda in queste aree nei prossimi anni. Tra questi settori vi sono le aziende tecnologiche, che sono sostenute da solidi fondamentali e che potranno beneficiare ulteriormente delle tendenze secolari accelerate dal Covid. Gli Stati Uniti e la Cina rimangono attori dominanti nel settore tecnologico globale, e quindi rimangono un punto focale, ma stiamo anche cercando di cogliere le opportunità offerte da questi temi in altre regioni, come l'energia verde in Europa e l'automazione in Giappone.

 

Quali sono i principali rischi che intravedete all’orizzonte?

l rischio principale a breve termine è che gli sforzi di contenimento dei virus ostacolino la ripresa economica. Riteniamo che i titoli di Stato continueranno ad essere una fonte affidabile di diversificazione a fronte di uno shock di crescita nonostante i rendimenti a livelli storicamente bassi. I titoli di Stato statunitensi hanno più spazio per riprendersi rispetto alla maggior parte dei titoli di Stato dei mercati sviluppati e probabilmente rimarranno l'asset-rifugio di qualità preferito, per cui rimaniamo sovrappesati nei nostri portafogli multi-asset. Privilegiamo inoltre alcuni titoli di stato dei mercati emergenti, tra cui Perù e Cina, che offrono un vantaggio in termini di rendimento e che tendono ad avere una buona performance durante gli eventi risk-off come ulteriore diversificazione del portafoglio.

Un altro rischio potenziale è una sorpresa sul fronte dell'inflazione. La nostra aspettativa è che l'inflazione a livello globale rimanga contenuta nel breve termine, tuttavia grandi iniezioni fiscali, l'aumento del debito pubblico e banche centrali accomodanti potrebbero portare a un aumento dell'inflazione in un mondo post- COVID e crediamo che i rischi presentino un’asimmetria al rialzo. Questa dinamica ha portato a valutazioni interessanti per molti asset legati all'inflazione e riteniamo che sia un buon momento per aggiungere copertura dall'inflazione ai portafogli multi-asset. Pensiamo ai bond inflation-linked, che offrono una copertura diretta contro l'inflazione, ma anche un vantaggio in caso di calo dei tassi reali. Riteniamo inoltre che l'oro sia una buona riserva di valore a lungo termine con una bassa correlazione con le attività di rischio tradizionali

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