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Reddito fisso, ancora opportunità nei BTP

2/24/2021

Operato della Bce, Recovery Fund e governo Draghi sono tutti fattori positivi per i titoli di Stato italiani. L’outlook di PIMCO


Sarà un anno di forte ripresa economica, ma prima di tornare ai livelli pre-Covid bisognerà attendere il 2022. E’ la view di Nicola Mai, portfolio manager sovereign credit analyst di PIMCO.

 

“Ci aspettiamo un anno di ripresa robusta dai livelli depressi del 2020, una sorta di normalizzazione con la graduale riapertura delle economie” ha spiegato l’esperto nel corso di un live webinar con la stampa. “Il rimbalzo dell’attività, che sarà favorito dalla diffusione dei vaccini, porterà a una crescita superiore alla media, mentre per una vera normalizzazione ci vorrà tempo. Non torneremo ai livelli pre-crisi prima del 2022, la riapertura sarà graduale e per alcuni settori – pensiamo ad esempio al turismo – particolarmente lenta. Sono presenti rischi di politica fiscale, rischi legati al deleveraging in Cina, rischi di recrudescenze del virus. Questo si traduce in una posizione risk on ma molto cauta, selezionando attentamente l’esposizione”.

 

Per quanto riguarda le previsioni in merito alla politica monetaria, secondo PIMCO si manterrà estremamente espansiva, con tassi bassi o negativi per tutto il 2021. “Fed e BCE continueranno ad acquistare asset, con la Fed che potrebbe ridurre a fine anno mentre la BCE continuerà fino a marzo 2022 e – secondo noi – anche oltre. Le valutazioni elevate di molti asset di rischio sono strettamente legate a questi tassi bassi” prosegue Mai.

 

In tale contesto quali sono i comparti da privilegiare all’interno dell’asset class obbligazionaria? “Nel reddito fisso continua a essere importante la selettività, in termini di governativi preferiamo gli USA a Europa e Giappone, nel corporate vediamo opportunità in settori che hanno sofferto molto (hotel, viaggi), andando però a individuare i nomi più resilienti, e nelle banche, che dopo la crisi del 2008 sono molto più solide, e – negli USA – i titoli immobiliari cartolarizzati, che hanno uno spread interessante se raffrontato ai rischi. Siamo positivi anche sui mercati emergenti, sempre in maniera selettiva” spiega ancora il manager di PIMCO.

 

Quanto all’inflazione, nel breve termine (12-18 mesi) le aspettative sono che rimarrà bassa, mentre nel medio periodo il suo andamento dipenderà dalla politica fiscale globale, per cui “crediamo che sia opportuno acquistare protezione attraverso titoli legati all’inflazione (TIPS in particolare) e avere un’esposizione alle materie prime”.

 

Infine uno sguardo all’Italia, che, secondo Mai, in questo momento offre delle opportunità interessanti. “L’operato della BCE e l’avvento del Recovery Fund sono positivi per il Paese, e Draghi dovrebbe garantire un dialogo più costruttivo con l’Europa. I BTP offrono uno spread contenuto rispetto ai Bund rispetto a quanto visto in passato ma, considerati questi fattori postivi, continuano a essere interessanti”.

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