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Deliveroo, le ragioni del flop

4/1/2021 | Redazione Advisor

Al suo debutto alla Borsa di Londra il titolo dell’operatore e-commerce ha perso il 30%, nonostante appartenga ad uno dei settori vincenti nell’era Covid. L’analisi di AcomeA


Alta richiesta in fase di collocamento, appartenenza ad uno di quei settori classificati come vincenti nell’era della pandemia ed indici di mercato che continuano a spingere al rialzo: sembrava essere tutto in regola per un debutto brillante per una delle più grandi quotazioni per un operatore di e-commerce nel Regno Unito. Ma, nei fatti, questo non è successo e al debutto Deliveroo ha registrato una perdita pari a circa il 30%. Quali sono le motivazioni dietro questo flop? Giacomo Tilotta, head of european equity di AcomeA Sgr, offre la sua view e prova a dare una risposta a questa domanda.

 

“Le Ipo, si sa, sono delle operazioni sempre molto difficili da valutare; ci sono sicuramente argomentazioni specifiche dietro un fallimento in questo genere di situazioni, ma ci possono essere altre motivazioni che segnalano un differente orientamento del mercato” spiega Tilotta. “Da un lato, infatti, i dubbi circa la struttura dell’operazione, le criticità della governance societaria e le questioni sul trattamento dei propri dipendenti (i cosiddetti rider) messi in evidenza dai recenti scioperi e dalla maggiore attenzione dei fondi ESG sulle tematiche di sostenibilità, hanno sollevato enormi dubbi circa la sostenibilità del modello di business. Ma, dall’altro lato, ci sono elementi che testimoniano un sentiment di mercato differente rispetto a quello di qualche mese fa. Se l’inizio della pandemia ha sancito la vittoria dei cosiddetti titoli growth, e, in generale, dei titoli appartenenti allo “stay at home” a cui si iscrive di diritto Deliveroo, è altrettanto vero che l’uscita, anche se molto graduale, dalla pandemia ha spostato l’attenzione del mercato su tre aspetti che hanno determinato la rotazione settoriale in atto negli ultimi mesi, che ha contribuito a mettere in luce quei settori che, invece, erano stati sacrificati dal mercato nell’era pandemica”

 

Il primo focus su cui secondo Tilotta si sta focalizzando il mercato “è sicuramente quello legato alla ripresa economica: la velocità e la solidità della stessa dipenderà dal grado di efficacia dei programmi di politica fiscale, contribuendo a dare maggiore visibilità a quei titoli “value” più sensibili all’andamento del ciclo economico”. Il secondo focus riguarda “le aspettative di inflazione con le sue ripercussioni, dall’andamento dei tassi di interesse che sanciscono la disaffezione del mercato verso quei titoli più sensibili positivamente ad un contesto di bassi tassi di interesse, come il settore delle utilities e quello tecnologico” , e infine “l’efficacia delle campagne di vaccinazione da cui dipenderà l’inizio della fase di normalizzazione sociale ed economica”.

 

Insomma, conclude Tilotta, “una tempistica di quotazione in un contesto meno favorevole ai titoli tech, come una consegna fatta in ritardo, ha messo a dura prova i nervi del mercato”.

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