Tempo di lettura: 3min

Il value è tornato

4/2/2021 | Redazione Advisor

Nonostante ci sia stata una forte rotazione settoriale in vista della ripresa, la riscossa dei titoli value rispetto ai titoli growth è appena iniziata. La view di DPAM


A un anno dallo scoppio della pandemia cosa è successo ai mercati azionari, ai settori, ai temi e agli stili? Quali sono state le ragioni della rotazione a favore del value, cosa possiamo aspettarci ancora in futuro, l'attuale rotazione proseguirà e arriverà il momentum del value? Ecco la view di Pilippe Denef, cio quantitative equity, DPAM.

 

Esattamente un anno fa, in risposta alla crisi scatenata dalla pandemia, l'azione rapida dei governi e delle banche centrali ha stimolato una ripresa unica senza paragoni storici e ha spinto un'ascesa fulminea dei titoli growth. “Mentre i rendimenti obbligazionari venivano schiacciati in territorio occasionalmente negativo, gli investitori disertavano i titoli value a basso costo, poiché molti di essi erano più esposti alle industrie cicliche, finanziarie e dei servizi, profondamente colpiti dalle misure di lockdown” spiega Denef. “Contemporaneamente, anche i prezzi del petrolio sono crollati per un eccesso di offerta rispetto alla domanda. L'indice MSCI ACWI Value ha toccato il suo minimo in otto anni il 20 marzo 2020 e, rispetto all’indice growth, ha raggiunto il minimo storico su ben 21 anni”.

 

Per avviare la rotazione fuori dai tanto amati titoli quality growth e dai portafogli stay-at-home è stato necessario un fattore scatenante, che si è concretizzato a novembre con l’annuncio dei vaccini e poi con l’elezione di Biden e le attese di un massiccio stimolo fiscale. I settori ciclici, piuttosto che anche lo stile value hanno ripreso a splendere supportati dal nuovo ottimismo economico.

 

Detto questo, cosa possiamo aspettarci per il futuro? “La rotazione è già stata forte in previsione della ripresa della crescita globale, aiutata da massicci pacchetti fiscali e finanziata da banche centrali sempre più accomodanti e da un forte risparmio delle famiglie. Anche se alcune aree cicliche hanno già recuperato dai loro minimi, esistono ancora diverse opportunità legate alla riapertura come i settori finanziari, dell’energia o alcuni titoli esposti ai servizi di consumo. Ma, nonostante l'inversione spettacolare, il rimbalzo del fattore value ha ritardato il movimento dei titoli ciclici. Inoltre, il posizionamento negli stili value è ancora limitato. Tuttavia la valutazione relativa rispetto ad altri stili, e anche lo slancio nelle recenti revisioni degli utili hanno supportato lo stile value”

 

“Le strategie value che sono correlate positivamente con l'aumento dei rendimenti obbligazionari stanno fornendo agli investitori un “diversificatore” naturale del rischio obbligazionario e uno strumento di copertura” prosegue Denef. “Le aspettative di inflazione stanno aumentando rapidamente, dato che il prezzo delle materie prime ha subito un'impennata e la pressione sulla catena di approvvigionamento si concentra sulla parte di distribuzione. In questo ambiente, l'irripidimento delle curve dei rendimenti sarà di supporto, così come la riduzione generale delle incertezze politiche. La rotazione azionaria beneficerà della spinta garantita dai mercati dei tassi. Le azioni caratterizzate da valutazioni e multipli evelti saranno sotto pressione per via dell’impatto di questo aumento dei tassi”.

 

Il supporto finale (e più tecnico), aggiunge Denef, “sarà fornito dalla rotazione interna all'interno dei panieri di momentum "rivali". Molte di queste strategie sono costruite su una finestra mobile di rendimenti passati a 12 mesi. Ora, questi panieri stanno iniziando a trasformarsi maggiormente in azioni value, ad alto beta/rischio, o di qualità inferiore. Questo spostamento dovrebbe accelerare la rotazione a partire dal mese prossimo”.

 

“Tutto sommato, le condizioni finanziarie continueranno a sostenere gli attivi più rischiosi e la relativa sovraperformance dello stile value. In Europa, il ritmo della ripresa è stato ostacolato da un lancio di vaccini più lento del previsto, ma gli Stati Uniti stanno andando avanti con il loro programma di vaccinazione e un massiccio stimolo fiscale. Questi ultimi saranno i primi beneficiari della reflazione. L'alba tanto attesa del value è finalmente arrivata, assicuratevi che la vostra sveglia funzioni” conclude l’esperto di DPAM.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?