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Emergenti, i bond corporate sono il paradiso dei gestori attivi

4/9/2021 | Redazione Advisor

Overfelt (Vontobel): “Offrono un’ampia diversificazione non solo a livello di Paese e settore, ma anche di tipo di società”


“Le società possono fallire e pertanto molti investitori ritengono che le obbligazioni corporate dei ME siano molto rischiose”. Di conseguenza, rileva Wouter van Overfelt, portfolio manager di Vontobel “possono pensare che il modo migliore per investire nei mercati emergenti sia attraverso i titoli di Stato, in quanto vengono percepiti come meno rischiosi, o attraverso le azioni, poiché consentono all’investitore di sfruttare il rialzo dei prezzi (o il beta). Tuttavia i mercati emergenti non funzionano in maniera così semplice. Ci sono diverse ragioni per cui l’asset class delle obbligazioni corporate dei ME è il segmento meno rischioso dei ME e allo stesso tempo offre un significativo rialzo dei prezzi. Di fatto, il paradiso dei gestori attivi”.

“In primo luogo – argomenta il gestore - le asset class dei titoli di Stato e corporate sono complementari in molti modi, poiché la composizione del benchmark è diversa. Nell’indice sovrano sono presenti più Paesi, compresi molti Paesi di frontiera in cui, solitamente, non vi sono molte società con obbligazioni internazionali. Il benchmark corporate, d’altra parte, è più orientato verso le società dei Paesi con una migliore qualità del credito. Questo rende il rischio di credito più basso per l’indice corporate rispetto a quello sovrano. Infatti, l’indice corporate ha un rating creditizio investment grade medio (BBB-), mentre quello sovrano presenta un rating BB+”.

In secondo luogo, “poiché i titoli di Stato hanno meno probabilità di subire ristrutturazioni, soprattutto quelli che offrono una migliore qualità del credito, sono in grado di attirare finanziamenti a lungo termine ed emettere titoli a lunga scadenza. Pertanto, il minor rischio di credito viene controbilanciato da un maggior rischio di tasso d’interesse o di duration nell’indice sovrano. Gli investitori faranno quindi bene a valutare se preferiscono il rischio di credito o quello relativo ai tassi d’interesse. D’altra parte, l’aspetto inerente alla duration rappresenta un’altra dimensione in cui gli indici sovrano e corporate si completano a vicenda”.

In terzo luogo, “se è vero che a livello di titoli le obbligazioni corporate dei mercati emergenti possono presentare una volatilità elevata, esiste anche il detto che la diversificazione è l’unica soluzione a non comportare dei sacrifici. Non condividiamo questo adagio, ma è vero che con una dimensione pari a oltre 2.500 miliardi di dollari USA, le obbligazioni corporate dei mercati emergenti offrono un’ampia diversificazione. La diversificazione non è solo a livello di Paese e settore, ma anche di tipo di società. Da un lato, ci sono entità legate ai titoli sovrani che adempiono ad obiettivi politici e che non sono necessariamente guidate da scopo di lucro. Dall’altro lato, ci sono le società private. A causa dei tassi di crescita generalmente più alti nei ME, molte società private sono in rapida espansione e presentano valide opportunità di investimento. Per i proprietari delle imprese, il mercato obbligazionario è in grado di offrire un’interessante fonte di finanziamento senza comprometterne il controllo”.

“Inoltre – sottolinea il manager - dato che gli obbligazionisti vengono pagati prima degli azionisti, per le società il costo del finanziamento associato alle obbligazioni è inferiore a quello legato alle azioni. Gli obbligazionisti ottengono un rialzo dei prezzi con il miglioramento della qualità del credito delle società e la contrazione degli spread. Naturalmente, ci sono anche periodi di maggiore volatilità e a livello di emittente le obbligazioni corporate possono essere rischiose. Questi eventi sono il carburante ideale per i titoli dei giornali che portano gli investitori meno sofisticati ad abbandonare le posizioni e i prezzi a scostarsi dai fondamentali. In questi momenti, i gestori attivi possono dimostrare la loro abilità nel selezionare il credito e nel distinguere le società di qualità da quelle che non lo sono. Quando la volatilità si placa e i prezzi convergono verso i fondamentali, questi gestori vengono ricompensati con un significativo rialzo dei prezzi”.

“In sintesi, il mercato delle obbligazioni corporate è l’asset class dei mercati emergenti complessivamente meno rischiosa, mentre la volatilità dei titoli sottostanti consente ai gestori attivi di ottenere un rialzo dei prezzi oltre al carry più elevato”, conclude Overfelt.

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