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Occhi puntati sull'inflazione

5/11/2021 | Lorenza Roma

La Française AM ha analizzato il tema dell'inflazione per capire quale direzione prenderà nei prossimi mesi


La direzione dell'inflazione nei prossimi mesi e trimestri è uno degli argomenti più importanti per i mercati finanziari, con molta incertezza su quanto dureranno le pressioni inflazionistiche che stiamo vivendo attualmente. Ecco l'analisi di François Rimeu, senior strategist di La Française AM sulla direzione dell’inflazione nei prossimi mesi.

 

"Da diversi mesi i segnali di inflazione stanno aumentando nelle nostre economie", ha spiegato lo strategist. "Uno dei segni più evidenti sono le variazioni dei prezzi delle materie prime: dalla fine del 2019 il prezzo del minerale da ferro è aumentato del +133%, quello del rame del +58% e quello dell'alluminio del +33%, e questi aumenti hanno avuto luogo anche nel settore agricolo con il grano che è aumentato del 27% e il mais del 54%. Anche i mercati immobiliari stanno vivendo forti aumenti nella maggior parte delle economie sviluppate".

 

"Questi effetti sono principalmente legati alle misure monetarie e di bilancio che sono state adottate dalle banche centrali e dai governi nell'ultimo anno, tra cui tagli generalizzati dei tassi o aumenti delle dimensioni dei bilanci, e piani di stimolo senza precedenti nel dopoguerra", ha precisato Rimeu.

 

"L'inflazione statunitense dovrebbe accelerare fortemente nei prossimi due mesi, con un'inflazione di fondo che dovrebbe avvicinarsi al 4% e un'inflazione "core" intorno al 3%; se poi gli effetti di base si attenueranno, l'inflazione "core" dovrebbe comunque rimanere intorno al 2,5% fino alla fine del 2022, cioè un livello più che adeguato per la Federal Reserve americana. La situazione europea è diversa perché, anche se anche lì vedremo effetti di base che spingeranno l'inflazione al 2% entro la fine dell'anno, essa dovrebbe poi scendere rapidamente verso l'1%", ha sottolineato Rimeu che ha concluso "questo aumento dell'inflazione, unito ai tassi reali estremamente bassi al momento, dovrebbe portare a un aumento dei tassi nominali americani nei prossimi mesi. Potremmo vedere il tasso d'interesse americano a 10 anni al 2% entro pochi mesi".

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