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5/21/2021 | Lorenza Roma
Negli ultimi dieci anni ci sono state vere e proprie rivoluzioni sui mercati finanziari. Per l’industria degli hedge funds questi continui stravolgimenti hanno comportato, oltre a diverse e notevoli opportunità, anche qualche sfida difficile da superare. Con la crisi da Covid-19, tali cambiamenti hanno raggiunto un picco storico. L’industria hedge ha dovuto affrontare periodi di volatilità, oscillazioni da capogiro e valutazioni spropositate, la quale ha fatto riemergere tutta la centralità di un ruolo, quello di portfolio manager, fin troppo accantonato negli ultimi anni.
Heinrich Merz, head of hedge funds di Pictet Alternative Advisor, nel corso del webinar di Pictet ha spiegato come la pandemia abbia cambiato il ruolo e la percezione dell’industria dei fondi hedge. “L’ultimo decennio ha comportato sfide stimolanti”, ha spiegato Merz, “ma gli hedge funds si sono comportati esattamente come avevamo previsto, mettendo a segno ottimi risultati”, molto spesso sovraperformando il mercato".
Le trasformazioni aziendali, M&A in particolare, hanno accelerato notevolmente e si sono portate sui massimi storici. Questo, secondo l’esperto, ha comportato un aumento generale della volatilità, difficile da gestire ma che ha generato una serie di opportunità interessanti. "Abbiamo assistito ad un ampliamento delle divergenze tra i vari paesi, così come a radicali cambiamenti sul mercato dei cambi e ad un’elevata volatilità delle azioni", ha commentato Merz che ha aggiunto "i portfolio manager che hanno agito in maniera discrezionale hanno saputo trarre ampio vantaggio dal contesto macroeconomico, posizionandosi in maniera vincente e sfruttando l’ampia adozione della tecnologia, il vero trend vincitore della pandemia”.
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