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Cresce la fiducia degli investitori post pandemia

6/3/2021 | Lorenza Roma

Secondo la ricerca di UBS Global Wealth Management, con un rinnovato obiettivo gli investitori pianificano di utilizzare il proprio capitale per accelerare il cambiamento dopo la pandemia


Con l’accelerazione delle vaccinazioni contro il Covid-19 e la ripartenza dell’economia, il 90% degli investitori facoltosi concorda sul fatto che la pandemia li ha spinti a desiderare che i loro investimenti siano in linea con i valori in cui credono. Questi alcuni risultati emersi dalla nuova edizione della ricerca Investor Watch pubblicata da UBS Global Wealth Management.

 

Il report, che ha coinvolto 3.800 investitori in 15 mercati di tutto il mondo, ha evidenziato che gli investitori sono sempre più desiderosi di utilizzare il proprio capitale per accelerare il cambiamento e sono alla ricerca di uno scopo più elevato nella vita: il 79% ha dichiarato che la pandemia li ha portati a rivalutare ciò che è realmente importante; quasi la metà prevede di aumentare le proprie donazioni di beneficenza; quasi il sessanta per cento è maggiormente interessato agli investimenti sostenibili rispetto al periodo precedente la pandemia.

 

“La pandemia ha indotto numerosi investitori a rivalutare ciò che conta di più per loro e ora avvertono un rinnovato desiderio di fare di più a vantaggio della società”, ha dichiarato Tom Naratil, co-presidente di UBS Global Wealth Management e Presidente di UBS Americas. “È estremamente incoraggiante constatare che gli investimenti con motivazioni etiche costituiranno una priorità per gli investitori nei prossimi anni. Si tratta di un momento unico in cui i gestori patrimoniali hanno l’opportunità di aiutare i loro clienti a creare un profondo cambiamento e migliori prospettive per le generazioni future”.

 

La ricerca ha rilevato che, in seguito alla pandemia, le giovani generazioni hanno rivolto maggiormente la loro attenzione agli investimenti legati ad aspetti etici. Il 79 per cento degli investitori di età inferiore o uguale a 50 anni ha dichiarato che la pandemia ha fatto nascere in loro un più forte desiderio di fare la differenza nel mondo, rispetto al 51 per cento degli investitori ultracinquantenni. Quasi i tre quarti degli investitori più giovani desiderano inoltre elaborare o aggiornare un piano finanziario globale.

 

Iqbal Khan, co-presidente di UBS Global Wealth Management, ha dichiarato: “Gli investitori sono globalmente determinati a partecipare all'impegno per rendere il mondo migliore e più sostenibile. L’accresciuto interesse per la beneficenza e il desiderio di consulenze sugli investimenti sostenibili da parte delle giovani generazioni indicano, inoltre, che questa mentalità potrebbe perdurare”. Paolo Federici (nella foto) market head di UBS Global Wealth Management in Italia ha aggiunto: “La pandemia ha profondamente influenzato - e lo sta ancora facendo - l'atteggiamento e le priorità degli investitori in tutto il mondo. E anche in Italia abbiamo assistito in questi mesi ad un cambiamento di paradigma nel modo di investire dei nostri clienti, dove vediamo un interesse ed una attenzione sempre maggiore nei confronti della sostenibilità, delle scelte etiche e delle attività filantropiche. Siamo certi che non sia solo una moda passeggera, quanto piuttosto un trend di lungo periodo, che si sta radicando già in modo importante tra le nuove generazioni, dai millennials a quelle ancora più giovani”.

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