Mercati azionari col vento in poppa nel primo semestre del 2021 grazie ai tassi dei titoli di Stato ai minimi, alla ripresa delle economie avanzate e alla campagna vaccinali anti-Covid. Su MF Milano-Finanza si legge che, su tutti, gli indici di Wall Street continuano ad aggiornare seduta dopo seduta i massimi storici. Il trend si è tradotto anche nell'investimento in fondi azionari, la cui raccolta a livello globale ha raggiunto nei sei mesi, secondo quanto riportato dal data provider Epfr, il valore record di 580 miliardi di dollari.

Secondo gli strategist di Bank of America, se la tendenza in atto continuasse fino a fine anno si assisterebbe ad 600 400 200 o afflussi che, da soli, sarebbero maggiori di quelli degli ultimi 20 anni messi assieme. La raccolta record, nel complesso, è stata ben distribuita tra le diverse tipologie di prodotti, con afflussi significativi sia sull'equity globale sia sui mercati europei, giapponesi e americani. Con riferimento a questi ultimi, gli investitori nel corso delle ultime settimane hanno mostrato una certa predilezione per titoli growth e tecnologici, in un contesto in cui il sentiment è guidato soprattutto dal dibattito sulla durata dell'inflazione. Al contempo, i fondi obbligazionari focalizzati sui bond sovrani, seppur in crescita, hanno mostrato afflussi più contenuti, nell'ordine dei 33 miliardi.  

Azionari sugli scudi anche in Italia. Secondo gli ultimi dati di Assogestioni relativi ai cinque mesi gennaio-maggio, gli investitori stanno mostrando una decisa predilezione per i prodotti focalizzati sull'equity. Su un totale da inizio annodi 25,9 miliardi di euro raccolti in fondi aperti ben 17,1 miliardi appartengono alla componente azionaria, mentre gli obbligazionari hanno mostrato afflussi per soli 4,2 miliardi. In totale l'industria del risparmio nazionale gestiva a fine maggio 330,9 miliardi di masse in prodotti azionari: il 27,8% del patrimonio totale.