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Gestori, è di nuovo il momento del tech

7/13/2021

Gli investitori professionali abbandonano il reflation trade e tornano a investire nei titoli della tecnologia. La Global Fund Manager Survey di BofA


Gli investitori professionali hanno abbandonato il “reflation trade”, hanno tagliato le aspettative di inflazione e sono tornati a posizionarsi sui titoli tecnologici sulla scia di segnali che le economie globali si trovino ormi a metà se non addirittura a fine ciclo. E’ quanto emerge dall’ultimo sondaggio mensile di Bank of America tra i gestori di fondi.

 

Secondo la Global Fund Manager Survey condotta nei primi giorni di luglio, solo il 22% dei 270 gestori di fondi, che complessivamente gestiscono asset per 742 miliardi di dollari, prevede un aumento dell'inflazione nei prossimi 12 mesi e il 70% prevede che le pressioni inflazionistiche saranno solo  transitorie, in linea con la visione della Federal Reserve. Si tratta di un piccolo calo rispetto al mese scorso, quando il 72% dei gestori di fondi intervistati sosteneva che l'inflazione sarebbe stata solo a breve termine. Tuttavia, l'indagine ha mostrato che l'inflazione rimane per i gestori uno dei maggiori rischi di coda per il quinto mese consecutivo.

 

Sebbene sia passato poco più di un anno dall'inizio di un nuovo ciclo economico, il 73% degli investitori interpellati dal sondaggio ritiene che l'economia globale sia a metà o a fine ciclo. In genere, i mercati mostrano caratteristiche di "metà del ciclo" da tre a cinque anni dopo.

Questo ha portato gli investitori a modificare rapidamente l’asset allocation, spostandosi da titoli “junk”, spazzatura, a titoli di qualità, passando dalle small cap alle large cap e dai titoli "value" ai titoli "growth". L’investimento nei titoli tecnologici nell’ultima survey è stato nuovamente considerato il trade più affollato, seguito dagli asset con focus ESG e dai bitcoin.

 

L'indagine ha anche mostrato una generale inclinazione verso i titoli dei settori ciclici, come industriali e materiali, che sono esplosi negli ultimi mesi in concomitanza con la ripresa dell'economia mondiale. "L'asset allocation sulle materie prime è ai massimi di sempre, ma è importante notare che il peso dei ciclici è diminuito drasticamente come percentuale del benchmark negli ultimi 15 anni” spiegano gli analisti di BofA.

 

Per quanto riguarda le aspettative sulle politiche della Fed, il 70% dei gestori di fondi si aspetta che la Banca centrale Usa segnali il tapering - un allentamento del ritmo degli acquisti di attività della banca centrale - ad agosto o settembre di quest'anno. Le date chiave da tenere d'occhio sono la conferenza della Fed a Jackson Hole in agosto e la riunione politica di settembre.

 

Sempre in tema di politica monetaria, un numero crescente di gestori di fondi si aspetta inoltre che la Fed aumenti i tassi di interesse più tardi di quanto previsto in precedenza. La maggioranza vede la seconda metà del 2022 come il momento più probabile per eventuali aumenti, ma secondo il sondaggio una percentuale crescente degli intervistati ha affermato di ritenere che la Fed resisterà fino al 2023.

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