Tempo di lettura: 3min

Attenti alla reazione dei bond

7/16/2021 | Redazione Advisor

Mark Dowding (BlueBay): “Il trend di calo dei rendimenti a fronte dell’aumento dell’inflazione non è destinato a durare”


L’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti continua a surriscaldarsi, e con i sondaggi come il Beige Book della Fed che segnalano spazio per ulteriori guadagni, sembra che l’inflazione non abbia ancora raggiunto il picco. Gli esperti di BlueBay AM prevedono che le aspettative di inflazione e i salari si muoveranno al rialzo nei prossimi mesi, e allora i prezzi continueranno a crescere ben oltre il target del 2% fissato dalla Fed fino al 2022 e anche oltre.

 

“Si sa che gli elementi transitori sono responsabili di una parte della recente accelerazione dell’indice dei prezzi al consumo, con la metà dell’aumento del mese scorso che deriva dalla crescita dei prezzi delle automobili usate a seguito dei colli di bottiglia nella produzione automobilistica, riconducibile alla carenza di semiconduttori” spiega Mark Dowding, cio di BlueBay. “Tuttavia, sembra sempre più chiaro che al di là di questi fattori temporanei, le società si trovino nella posizione di poter applicare prezzi più alti, in un modo che non abbiamo mai visto negli ultimi venti anni.”

 

Nonostante ciò, osserva l’esperto, i mercati obbligazionari sono stati ancora una volta veloci a mettere da parte qualsiasi preoccupazione riguardo l’inflazione. “Con la Fed che continua ad acquistare 120 miliardi di dollari di titoli ogni mese e Powell che mantiene una posizione da colomba, sembrerebbe che la banca centrale sia arrivata alla conclusione che il livello dei prezzi sia una variabile esogena e casuale, e che non vede i motivi di cercare di controllarla”.

 

Tuttavia, la convinzione che l’inflazione tornerà all’obiettivo di sua iniziativa sembra acquistare molta fiducia. “Con le prospettive sull’attività economica che rimangono solide, potrebbe aumentare il rischio del bisogno da parte della Fed di inasprire la politica in modo più aggressivo in futuro, se le pressioni continueranno a crescere. Powell potrebbe attualmente cercare di mantenere il suo incarico tentando di compiacere Biden e colleghi stimolando la crescita e sostenendo i prezzi degli asset nel breve termine. Tuttavia, se ciò avviene a scapito di aumento del rischio di recessione in prossimità delle prossime lezioni, allora i libri di storia potrebbero essere un po’ più severi nella loro valutazione dell’approccio laissez-faire delle banche centrali, che Powell sembra aver abbracciato”.

 

In tutti i casi, “i rendimenti dei Treasury sono scesi ulteriormente verso la fine della settimana, una volta chiarito che il recente rally aveva perso slancio. Secondo le nostre valutazioni, le aspettative intrinseche nel mercato rispetto a crescita e inflazione sembrano troppo moderate e continuiamo a ritenere che due report solidi sul mercato del lavoro a luglio e agosto potrebbero essere sufficienti per innescare il dibattito sul tapering della Fed al meeting di settembre – soprattutto se l’inflazione continuerà a surriscaldarsi. In questo contesto, siamo fiduciosi che i rendimenti siano destinati a salire nelle prossime settimane e crediamo che ciò giustifichi il mantenimento di un posizionamento short sulla duration, con livelli di conviction relativamente alti”.

 

Guardando avanti, “siamo concentrati sull’individuazione di segnali a conferma che l’attività economica USA continui a un ritmo sostenuto. In settimana abbiamo visto l’indice NFIB sulla fiducia delle piccole imprese toccare i massimi da 8 mesi. Questo quadro solido è coerente con ciò che emerge dai nostri meeting con i management aziendali. Ci chiediamo se alcune delle voci falco della Fed rispecchino i timori elevati verso l’inflazione e la necessità di ridurre l’ammontare degli stimoli, che stanno continuando a pompare l’economia.  Il trend di calo dei rendimenti a fronte dell’aumento dell’inflazione non è destinato a durare, a nostro avviso. I prezzi degli asset obbligazionari possono anche salire quando i rendimenti scendono, ma i bond dovrebbero essere naturalmente ‘allergici’ nella loro reazione all’inflazione” conclude Dowding.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?