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Criptovalute, boom delle transazioni nel secondo trimestre

7/19/2021 | Daniele Riosa

L’Asia è al primo posto. L’interesse su Ethereum continua, con volumi di scambi medi giornalieri in crescita del 53% rispetto ai primi tre mesi del 2021


Il secondo trimestre del 2021 vede un aumento considerevole delle transazioni delle criptovalute. Il report, commissionato da Coinbase e realizzato da Apex:E3, riguarda l’intero mercato mondiale delle criptovalute, non soltanto i volumi scambiati sulla piattaforma di Coinbase.

Dallo studio emerge come ad aprile, maggio e giugno di quest’anno i volumi globali delle transazioni in coin sono in crescita del 32% e rispetto al corrispettivo trimestre dell’anno precedente i volumi delle transazioni giornaliere in Europa sono cresciuti del 21%, L’Asia è leader delle transazioni con +44% di volumi. Dal report emerge anche che l’interesse su Ethereum continua, con volumi di scambi medi giornalieri in crescita del 53% rispetto al trimestre precedente. Il volume di scambi giornalieri di Ethereum è stato oltre l’80% di quello di Bitcoin e rappresenta il 57% del volume di scambi giornalieri di Bitcoin negli ultimi tre trimestri. Il prezzo di Bitcoin ed Ethereum ha raggiunto nuovi massimi, rispettivamente a 63.000 e 4.200 dollari, prima di scendere oggi a 31.700 e 1.900 dollari”.

Marcus Hughes, managing director per l’Europa di Coinbase, rileva che “continuiamo a vedere molto interesse in vari asset digitali da parte di clienti sia retail che istituzionali, con Ethereum che prosegue nella crescita di popolarità e a consolidare la sua posizione come la seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato. Gli scambi di Ethereum sono aumentati del 53% dal primo al secondo trimestre 2021, mentre il Bitcoin ha perso il 14%. Questo ha portato il volume degli scambi di Ethereum ad attestarsi a più dell’80% di quelli di Bitcoin nel corso del secondo trimestre, una crescita significativa rispetto allo scorso anno e che testimonia l’aumentato interesse verso asset digitali diversi dal Bitcoin”.

“Il nostro focus, in Coinbase – prosegue l’esperto - continua ad essere da un lato l’educazione finanziaria e lo sviluppo prodotti, applicabili in modo ampio all’interno della cryptoeconomy, dall’altro un avvicinamento alla regolamentazione in molti mercati differenti per aiutarci a costruire fiducia in questo ecosistema. Un esempio di questo è stata l’autorizzazione ricevuta a giugno per operare nel trading e custodia di criptovalute in Germania, la prima mai rilasciata da parte dell’autorità tedesca di regolamentazione dei mercati finanziari (BaFIN)”.

“Non vediamo l’ora – conclude Hughes - di cogliere le prossime opportunità per far crescere l’offerta per la clientela sia in Germania che nel resto d’Europa”.

Per Orlando Merone, country manager per l'Italia di Bitpanda, il mercato delle criptovalute è “lento ma non tutti i segnali sono negativi”.

“Durante la settimana appena trascorsa – sottolinea il gestore - la maggior parte delle coin sono state scambiate in un range ristretto e il mercato è cresciuto molto lentamente: a guidare il trend è stato Bitcoin, sceso di circa il 9% negli ultimi 7 giorni. Rispetto alle settimane precedenti, la volatilità è diminuita, e questo potrebbe essere indice di un mercato in fase di accumulo, che si sta preparando ai prossimi avvenimenti. La BTC Dominance (indicatore della domanda del mercato globale per Bitcoin) si sta tenendo sopra il 45% (in aumento rispetto al 39% raggiunto nel mese di maggio) e le altcoins non stanno tenendo il passo”.

“Ethereum – continua l’analista . è di nuovo sotto i 2.000 euro e si muove sotto la media mobile a 50 giorni toccata la scorsa settimana: il livello di resistenza a 2.000 euro ha portato alcuni profitti nel breve termine per i trader e solo una pausa al di sopra di questo livello potrebbe segnare la fine della correzione. Il prezzo è ancora oscillante all’interno del modello a cuneo discendente di inizio giugno, ma se i rialzisti non vogliono cedere il mercato ai ribassisti dovranno mantenere il loro livello di sostegno: abbassarlo significherebbe far precipitare Ethereum. Il controverso aggiornamento London hard fork per la blockchain di Ethereum è stato ritardato al 4 agosto,ma questo non è particolarmente negativo dato che non è la prima volta che ciò accade. Il prezzo medio del gas sulla blockchain di Ethereum è sceso al suo picco minimo da marzo 2020, sulla fascia 15-30 Gwei”.  

“Cardano (ADA) – mette in luce l’economista - è ancora uno degli asset più performanti e il comportamento di Bitcoin suggerisce che si sta preparando un forte breakout tra BTC e altcoin. Alcune di queste stanno già performando egregiamente e Cardano (ADA) ne è un esempio. ADA, infatti, è uno degli asset più performanti di quest'anno anche perché gli investitori sono rialzisti in previsione della piena attuazione del contratto smart ‘Alonso’ previsto entro la fine dell'estate. Nonostante la correzione complessiva, ADA dall'inizio dell'anno è in salita del 600%”.  

Le altcoins sono scambiate in un range di prezzo variabile. “I rialzisti stanno ancora cercando di spingere Polkadot (DOT) sopra i 14 euro, ma finora non hanno ancora potuto sostenere i livelli più alti e i ribassisti l'hanno riportato a 11 euro. Il range trading è in corso da metà giugno e qualsiasi breakout formerà un nuovo trend per DOT. Un andamento simile a quello di DOT si registra per Chiliz (CHZ), ma dal range più ampio e con un livello di supporto a 12 euro e uno di resistenza a 30 euro. Su IOTA si sta lottando per il controllo tra il livello di resistenza a 0,8 euro e quello di supporto a 0,55 euro ma, per ora, nessuna delle due parti sembra abbastanza forte da prendere il controllo del prezzo”.

Inoltre “S&P Dow Jones lancia cinque nuovi indici crypto. Al di là di alcune FUD news (espressione per indicare il senso di paura, incertezza e dubbio che influenza gli scambi delle criptovalute) dovute alla questione della stablecoin cinese, gli operatori di trading si sono comunque concentrati sugli indicatori positivi: gli investitori istituzionali stanno accumulando sempre più criptovalute e nuovi prodotti vengono introdotti sul mercato. Tra i segnali più positivi c’è il lancio di cinque nuovi indici crypto da parte di S&P Dow Jones - leader tra gli index provider. Uno degli indici aggiunti di recente è il Broad Digital Market (BDM), che fornisce un'ampia istantanea delle prestazioni del mercato crypto e include più di 240 criptovalute”.

“Il mercato delle criptovalute è in continua crescita e, di conseguenza, benchmark trasparente e soluzioni index-based di crypto e blockchain risultano essere quanto mai essenziali: gli indici di mercato, infatti, faciliteranno l'accesso degli investitori e la valutazione di asset emergent”, conclude Merone.

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