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L’inflazione Usa non fa paura

8/12/2021

Le pressioni inflazionistiche non sono preoccupanti, e Powell può rinviare l'annuncio del tapering almeno fino a fine settembre. I commenti di IG e Intermonte


Nonostante l’inflazione statunitense sia su livelli record dal 2008 ha evidenziato un forte rallentamento nella crescita mensile. L’US Bureau of Labor Statistics (BLS) ha comunicato che, nel mese di luglio, l’indice generale dei prezzi ha evidenziato una crescita dello 0,5% mese su mese e del 5,4% anno su anno, in linea con le attese del mercato (+0,5% m/m e +5.3% a/a). L’indice core dei prezzi al consumo (esclusi energetici ed alimentari) ha segnato un aumento dello 0,3% m/m e del 4,3% a/a, e anche questi dati sono in linea con le aspettative (+0,4% m/m e +4.3/ a/a).

 

“L’inflazione molto elevata ma che non supera valori considerati eccessivi rimane nel range di tolleranza della Fed soprattutto dopo l’introduzione dell’average inflation targeting” commenta Filippo Diodovich, senior market strategist, IG Italia. “Il presidente del Federal Reserve System, Jerome Powell, potrà prendersi ancora tempo prima di cambiare le strategie monetarie in essere.

Rimaniamo però dell’idea che una normalizzazione della politica monetaria arriverà presto sulle richieste non solo di alcuni membri hawkish del FOMC ma anche della stessa politica statunitense (recente lettera del senatore “democratico” Joe Manchin)”.

 

“Pensiamo che la Fed possa annunciare l’inizio del processo di tapering nel meeting del FOMC di settembre quando saranno comunicate anche le nuove proiezioni sulle principali variabili macroeconomiche. Riteniamo che gli acquisti di Treasury e MBS saranno ridotti a partire da dicembre 2021 in modo graduale. Per il rialzo dei tassi d’interesse il sentiero è ancora lungo (ultimo trimestre 2022, primo trimestre 2023)” osserva ancora Diodovich.

 

Secondo Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte, il dato di oggi non apporta novità sul possibile timing del tapering aggiungendo solo qualche dettaglio sulla sua possibile attuazione. “Sul fronte tapering al momento la view rimane in attesa del simposio di Jackson Hole (26/28 agosto) in cui Powell potrebbe rendere noto che siamo più vicini al tapering, ma occorrono ancora conferme, in attesa soprattutto dei dati sul mercato del lavoro di settembre e ottobre, a meno di dati di settembre incredibilmente sopra le attese, ipotesi quest’ultima che, al momento, appare meno probabile alla luce anche delle riaperture delle scuole oggi negli Stati Uniti, che potrebbero rallentare nel breve il processo di incremento di coloro che cercano attivamente lavoro”.

 

Sul fronte scenario Cesarano ritiene che le ipotesi in campo rimangano due: la prima, strategica, di tassi mediamente in calo nei prossimi 3/6 mesi a causa principalmente dei colli di bottiglia che rallentano la crescita; la seconda, tattica, di temporaneo rimbalzo tra agosto/settembre (fino ad area 1,50/1,60% su treasury decennale) in vista del maggior focus sul tema tapering.

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