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Il disallineamento tra prezzi degli asset ed economia reale

9/13/2021 | Redazione Advisor

Tad Rivelle (TCW): “Una delle lezioni più importanti della storia finanziaria è che la realtà e i fondamentali possono confutare i migliori e più brillanti policy-maker”


Finora, la “platea” di investitori della Fed ha applaudito a qualsiasi annuncio di supporto da parte della Banca Centrale. Una domanda da porsi è: come può la soppressione dei tassi senza limiti temporali incentivare i cambiamenti necessari per riallineare i prezzi degli asset con l’economia del mondo reale?

 

“È cambiato molto in questa fase: milioni di persone lavorano da casa, l’e-commerce è cresciuto notevolmente, Starlink promette di dare connessione a tutti e ovunque e la tecnologia mRNA ha raggiunto in 66 giorni l’obiettivo che i ricercatori sulla poliomielite hanno perseguito per 20 anni. Chiaramente l’uso delle risorse deve adattarsi e, in ultima istanza, i prezzi degli asset dovranno riflettere questi adattamenti” osserva Tad Rivelle, chief investment officer Fixed Income, TCW. “Detta in breve, la volontà della Fed di perseguire risultati favorevoli per gli investitori ha creato dissonanze tra la realtà fondamentale e i prezzi sui mercati dei capitali. Basta pensare ad esempio la discrepanza tra l'inflazione e il rendimento (sui minimi) dei Treasury a 10 anni”.

 

Sebbene i rendimenti negativi dei Treasury non siano una novità, l’attuale livello di tassi negativi non si vedeva dagli anni ’70. Forse si tratta solo di un’eccezione, di una fase transitoria. “Tuttavia” prosegue Rivelle, “con gli stimoli fiscali onnipresenti, anche di fronte a deficit di offerta in aree come lavoro, semiconduttori e trasporti, non si può non notare che dichiarare la morte dell’inflazione sia un po’ prematuro. E, dato che il mercato dei Treasury serve come base di valutazione per tutti i mercati del rischio, la scommessa che gli attuali elevati prezzi degli asset restino sostenibili si basa sull'ipotesi non provata che la Fed possa continuare a reprimere i rendimenti dei Treasury senza rischiare un "breakout" dell'inflazione”.

 

“I bassi tassi e gli alti prezzi degli asset hanno fatto scomparire quasi del tutto i default: a luglio 2021 non abbiamo assistito a un singolo default di un’obbligazione. Chi potrebbe mai essere a favore del fallimento di un’azienda? Nessuno, ma un fallimento ‘evitato’ da un finanziamento artificiale significa che tale fallimento è stato solo rimandato. La realtà dei cambiamenti che sono avvenuti nell’economia implicano che sia necessaria una fase di adattamento. Quando le condizioni cambiano ci sono necessariamente vincitori e sconfitti. Niente di meglio del crollo del prezzo delle azioni o di finanziatori sconvolti per riportare i management a concentrarsi sugli obiettivi! Eppure, con i campi del mercato dei capitali inondati dalla liquidità della Fed e fertilizzati dal più grande programma federale di prestito e spesa dal 1945, l'imperativo di adattarsi ai tempi è attenuato. In poche parole” osserva ancora Rivelle “il raccolto sui mercati finanziari è frutto dell’esperimento finanziario della Teoria Monetaria Moderna (MMT)”.

 

Durante questi anni di pandemia, la Fed ha supportato coloro che hanno allineato le proprie strategie a quelle della Banca Centrale. E quando c’è qualcosa di offerto, prosegue Rivelle, perché non approfittarne? “Detto ciò, il successo di un investimento non riguarda solo l’oggi, ma piuttosto la consapevolezza che la volontà dell’investitore può cambiare, e cambierà. E quando sarà il momento non ci saranno avvertimenti. Quindi è necessario prepararsi per questo riorientamento futuro”.

 

La sperimentazione sta avvenendo ad un ritmo vertiginoso. “Una delle lezioni più importanti della storia finanziaria è che la realtà e i fondamentali possono confutare i migliori e più brillanti policy-maker. Che questa rottura futura arrivi sotto forma di tassi reali più alti, tassi di default più alti, o entrambi, in ogni caso le strategie che hanno prosperato con la politica della Fed si troveranno spiazzate. Non c'è momento migliore del presente per prepararsi ed essere flessibili” conclude Rivelle.

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