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High Beta, ESG e Equities: le tre aree resilienti

9/24/2021 | Redazione Advisor

Jean-Luc Hivert (La Française AM): “La più grande preoccupazione degli investitori rimane il rischio sanitario, alimentato dall’aumento dei casi negli Stati Uniti”


La sincronizzazione delle politiche fiscali e monetarie, l’accelerazione nella campagna vaccinale e il graduale riaprirsi delle economie ha permesso una forte ripresa dell’economia mondiale, anche se con velocità diverse nei diversi Paesi e settori di attività.

Come ricorda Jean-Luc Hivert, presidente & global head of investments di La Française AM, “secondo le ultime previsioni dell’FMI, l’economia mondiale dovrebbe crescere del 6% nel 2021. Questo scenario è stato gradualmente visto al rialzo per i Paesi sviluppati mentre per i Paesi emergenti rimane sostanzialmente invariato, con una percentuale del 6,3%. Per quanto riguarda la Cina, una volta protagonista mondiale della crescita, sta avendo ora a che fare con un rallentamento nella sua attività in un momento in cui sembra esserci un ritorno della pandemia e un vanificarsi degli sforzi fatti per recuperare”.

“Negli Stati Uniti - rileva l’esperto - l’amministrazione di Joe Biden ha stanziato, a marzo 2021, 1.900 miliardi di dollari per l’economia (pari al 9% del Pil), in aggiunta ai 900 miliardi presenti nel piano di stimoli annunciato a dicembre 2020. Sono previste misure aggiuntive di incentivi fiscali nella seconda metà del 2021. Contemporaneamente, l’Unione Europea ha iniziato a distribuire i fondi del suo recovery plan “Next Generation EU” da 750 miliardi di euro, la maggior parte dei quali sarà rilasciata nel periodo 2021-2023. Le nazioni beneficiarie hanno un piano di riforme e di investimenti in linea con gli obiettivi di transizione climatica e digitale dell’Unione Europea".

Concentrandoci sulle banche centrali, “la FED e la BCE sono rimaste caute, considerando come temporanee le pressioni inflazionistiche. Ad ogni modo, la FED sta comunicando efficacemente e sta preparando i mercati a una diminuzione degli acquisti di asset entro la fine dell’anno. È quello che sta già accadendo nel Regno Unito, in Canada e in Australia, dove le banche centrali hanno deciso di ridimensionare i loro programmi di acquisti di asset. Per quando riguarda le nazioni emergenti, in alcuni casi sono in una situazione più complessa. Perciò, le banche centrali di Brasile, Russia, Turchia, Ungheria e Cile hanno alzato i loro tassi di riferimento a seguito delle pressioni inflazionistiche legate al recupero delle materie prime ma, in assenza di una vaccinazione di massa, le loro economie continuano a soffrire per via delle restrizioni sanitarie”.

“Al momento - sottolinea il gestore - la più grande preoccupazione degli investitori rimane il rischio sanitario, alimentato dall’aumento dei casi negli Stati Uniti, dal ritardo nella campagna vaccinale e dalla diminuzione di efficacia del vaccino contro la variante Delta. La strategia “zero-Covid” di alcuni Paesi (Asia, Giappone, Australia, Nuova Zelanda) potrebbe portarli a trovarsi in difficoltà e a compromettere le nuove catene produttive mondiali. Dovremo quindi aspettarci una revisione al ribasso della crescita, in particolare in Cina e negli Stati Uniti”.

 “Nonostante le attuali incertezze - conclude Hivert - abbiamo identificato aree resilienti che possono trarre beneficio dalla ripresa del ciclo economico mondiale: High Beta, ESG ed Equities”.

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