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Credito, la ricetta? Restare investiti aumentando la qualità

10/20/2021 | Redazione Advisor

David Furey (State Street GA): “Al momento prediligiamo l'investment grade rispetto all'high yield”


“A nostro avviso nei prossimi mesi i mercati obbligazionari europei dovranno affrontare due sfide principali, strettamente correlate tra loro”. Per David Furey, responsabile strategist obbligazionari EMEA, State Street Global Advisors, “la prima è l'adattamento all'imminente inasprimento delle politiche monetarie: man mano che le economie si riprendono e le pressioni inflazionistiche aumentano, la BCE dovrà trovare un delicato equilibrio nel momento in cui cercherà di attenuare le misure straordinarie di politica monetaria implementate durante la pandemia. Anche se questo approccio dovrebbe essere graduale, i rendimenti obbligazionari ancora così bassi rendono plausibile un ulteriore aggiustamento verso l'alto dei rendimenti dei titoli di stato europei. Gli investitori dovranno convivere con rendimenti negativi, o potenzialmente negativi, nei prossimi mesi”.

La seconda sfida “riguarda la necessità di tenere conto dell'aumento delle aspettative d'inflazione: questo processo è già iniziato e la BCE ha recentemente previsto che potrebbe raggiungere il suo "sfuggente" obiettivo di inflazione del 2% entro il 2025. Se questo accadesse, allora gli aumenti dei tassi dal record negativo di -0,5% potrebbero anche verificarsi prima di quanto attualmente previsto. Anche se siamo ancora lontani da questo scenario, è probabile che questo diventi un obiettivo sempre più importante per le banche centrali a livello globale. L'aumento dei costi dell'energia sta spingendo verso l'alto l'inflazione nominale, ma impatterà anche negativamente sui consumi durante i mesi invernali".

Quale asset allocation dovremmo prediligere nell’attuale contesto obbligazionario? Il gestore risponde che “il ciclo del credito è passato rapidamente dalla ripresa all'espansione e questo è di solito un momento ragionevolmente buono per detenere attività nel credito e per guadagnare grazie allo spread aggiuntivo offerto da questa asset class. Dunque, mentre il contesto fondamentale e tecnico (Quantitative Easing) rimane favorevole, le valutazioni non sono particolarmente attraenti. Raccomandiamo agli investitori di utilizzare questi premi di credito molto ridotti come un'opportunità per aumentare la qualità, ma di rimanere investiti nel segmento del credito”.  

“Al momento – conclude Furey – prediligiamo l'investment grade rispetto all'high yield, in quanto qualsiasi aumento della volatilità azionaria, unito alla scarsa stagionalità di fine anno, potrebbe far aumentare gli spread. L'ambiente favorevole al credito rimane di supporto, ma c'è poco margine negli spread se i mercati dovessero affrontare un sell-off”.

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