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Criptovalute nel mirino del FMI, stablecoin su tutte

11/15/2021 | Redazione Advisor

In uno dei capitoli analitici del Global Financial Stability Report, si legge che il “rischio è alto per alcuni mercati emergenti ed economie in via di sviluppo, dove la loro adozione è progredita delle rapidamente"


Nuovo allarme sulle criptovalute lanciato dal Fondo Monetario Internazionale. In uno dei capitoli analitici del Global Financial Stability Report, si legge che i rischi alla stabilità finanziaria legati alle criptovalute non sono ancora sistemici ma “devono essere monitorati date le implicazioni globali e l’inadeguato contrasto normativo in molte giurisdizioni”.

Affari&Finanza, il supplemento di Repubblica, riprende parte del nuovo report del FMI in cui si specifica che ,"le innovazioni che hanno dato origine all'ecosistema delle criptovalute sono significative e possono creare tangibili benefici, ma i rischi dovrebbero essere mantenuti sotto controllo. A livello globale, le potenziali minacce per la stabilità finanziaria appaiono per ora contenute, ma la macro-criticità delle criptovalute, e in particolare delle stablecoin, potrebbe rappresentare un rischio alto per alcuni mercati emergenti ed economie in via di sviluppo, dove la loro adozione è progredita rapidamente".

Inoltre, secondo il FMI, tra i punti di attenzione per regolatori e autorità c'è la possibile disintermediazione del sistema bancario che pone problemi per quanto riguarda i controlli, soprattutto in materia di antiriciclaggio e antiterrorismo. "Nella misura in cui il mondo crypto prende quota nel sistema dei pagamenti e nel modo in cui le imprese ottengono capitale, i meccanismi di trasmissione della politica monetaria rischiano di essere indeboliti. I temi menzionati sono particolarmente rilevanti in alcune economie emergenti nelle quali una parte della popolazione non ha accesso al sistema bancario e finisce direttamente nell'orbita delle cripto valute. La mancanza o scarsa possibilità di vigilare rappresenta anche un rischio per gli investitori che oltre a confrontarsi con attività altamente speculative sono anche esposti al rischio di frodi informatiche".

Il rapporto si chiude con una raccomandazione ai policy maker: "È necessario il miglioramento del coordinamento internazionale, oltre all'attuazione degli standard globali già esistenti, anche se questi hanno un raggio d'azione limitato nella lotta al riciclaggio e al controllo dell'esposizione da parte delle banche verso le criptovalute”.

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