Mercati, le opportunità non mancano
La recente comparsa della variante Omicron funge da promemoria tempestivo sul fatto che l'epidemia rappresenti ancora un fattore di rischio. È ancora troppo presto per misurarne l’impatto esatto e la velocità con cui i vaccini potranno adattarsi e la probabilità che i nuovi trattamenti funzionino anche contro Omicron dovrebbe comportare, nel peggiore dei casi, che la ripresa sia semplicemente posticipata. Edmond de Rothschild AM analizza l’andamento dei mercati globali nei prossimi mesi con un focus sulle principali asset class e le relative opportunità d’investimento su base settoriale e geografica.
Anche prima della variante Omicron, gli analisti avevano previsto una crescita degli utili per azione contenuta, intorno al 7%, per gli indici principali nel 2022. Non erano preoccupati del calo dei margini, ma si aspettavano solo una crescita top-line moderata. In realtà non è certo questo il nostro scenario preferito: con una crescita globale che probabilmente rimarrà robusta, gli investitori dovranno trovare un'ancora stabile e questo dovrebbe sostenere la performance dei private asset.
Le prospettive in materia utili sono rassicuranti, ma la preoccupazione principale ruotano adesso intorno alle aspettative di inflazione da parte degli investitori. Non c'è stata inflazione per così tanto tempo che la maggior parte degli investitori conosce in realtà solo il termine. E il suo DNA è ancora un mistero. Gli esperti ritengono che entrambe le Banche centrali riusciranno in qualche modo ad intervenire per fermare la deriva delle aspettative di inflazione. Tuttavia, c'è una concreta probabilità che i mercati mettano alla prova la loro determinazione nel contenere l'inflazione, alimentando di conseguenza la volatilità.
Qualsiasi scossone alle aspettative di inflazione colpirebbe sia i mercati obbligazionari che quelli azionari. Secondo gli analisti, la diversificazione delle asset class nei portafogli rischia di essere imperfetta fino a quando le aspettative di inflazione non si saranno stabilizzate. Di conseguenza, preferiamo correre dei rischi sui mercati azionari poiché, a differenza dei mercati obbligazionari, hanno un rialzo più evidente in caso di ripresa. Allo stesso modo, gli asset dei mercati emergenti vengono scambiate a valutazioni relativamente interessanti e a prima vista sembrano offrire opportunità. La società ritiene che il momento migliore per trarne vantaggio sia quando ci sarà una migliore visibilità sull'inflazione e sulle aspettative della Banca centrale.
Sui mercati azionari, la società mantiene su un approccio geografico e fattoriale ben bilanciato. Guardando oltre le questioni geografiche, gli esperti puntano sui temi di medio termine che la crisi del Covid-19 ha reso ancora più interessanti: Big Data e digitalizzazione in accelerazione, capitale umano in una forte mobilità del mercato del lavoro, healthcare e transizione energetica che beneficeranno di ingenti flussi di investimenti. Sui mercati del reddito fisso, la ridotta visibilità sulla direzione che prenderanno le Banche centrali suggerisce che bisognerebbe essere cauti sul debito societario e ancor di più sui titoli di stato. In conclusione, Edmond de Rothschild AM preferisce un approccio flessibile nell'ambiente fluido di oggi e si concentra su strumenti di durata più breve e debito finanziario subordinato.