Tempo di lettura: 3min

Emergenti, le tre incognite per il reddito fisso

12/22/2021 | Redazione Advisor

Dalla fine del 2020 i mercati emergenti hanno registrato performance poco impressionanti e al momento vi sono parecchi motivi per aspettarsi che queste condizioni proseguano anche ad inizio 2022. L'analisi di Mirabaud AM


"Stiamo per entrare nel terzo anno di pandemia e molte delle tendenze e delle incertezze create dal Covid-19 le ritroveremo probabilmente anche nel 2022". A rivelarlo è Daniel Moreno, head of emerging market debt di Mirabaud AM. "In un modo o nell'altro, il Covid-19 è destinato a restare anche nel prossimo futuro ed è ora diventato un altro fattore di rischio generale per l'intera economia globale", sottolinea l'esperto. "Questo introduce l'idea di un premio al rischio sugli asset del reddito fisso, che deve essere tenuto in considerazione nelle nostre strategie, in aggiunta agli impatti sociali, politici ed economici - per non parlare di quelli sanitari - del virus. Dopo un rally dovuto alle notizie positive sui vaccini a fine 2020, da allora essi hanno registrato performance poco impressionanti - e al momento vi sono parecchi motivi per aspettarsi che queste condizioni proseguano anche ad inizio 2022".

 

"Per quanto riguarda le mosse delle banche centrali, negli scenari più pessimistici, alcuni mercati emergenti parrebbero vulnerabili, soprattutto se si considera che i livelli del debito globale sono ai massimi di sempre, ed è difficile concludere che questo livello di indebitamento sia sostenibile o sia in grado di resistere a qualsiasi sviluppo inaspettato", prosegue Moreno.

 

"Il 2022 potrebbe essere l'anno in cui finalmente potremo smettere di considerare la Cina come un mercato emergente. Mentre il settore immobiliare high yield cinese ha senza dubbio subito stress significativi nel corso del 2021, è possibile che nel 2022 la categoria si riprenda, alla luce dell’importanza che ha per l'economia e della capacità del governo di assicurare supporto. La differenziazione sarà la chiave, anche se l'obiettivo dei politici non è, probabilmente, quello di salvare l'intero settore, ma di ridurre il rischio sistemico", spiega Moreno che aggiunge "è interessante notare che nel reddito fisso cinese si registrano sia gli emittenti con le performance migliori che quelli con le performance peggiori in diverse categorie: una caratteristica che di solito ci aspettiamo di vedere in mercati maturi come gli Stati Uniti - un ulteriore indicatore del fatto che la descrizione della Cina come mercato "emergente" sia sempre più obsoleta".

 

"Per gran parte del 2021, la preoccupazione principale è stata l'inflazione ed è molto probabile che nel 2022 continui così", afferma Moreno. "Molti mercati emergenti hanno contenuto l’inflazione con successo nell'ultimo decennio ma le condizioni senza precedenti dell'ultimo anno hanno portato sfide enormi e l’ordine che eravamo abituati a conoscere è stato posto davvero a dura prova. Parecchie Banche centrali ha già aumentato i tassi significativamente, e ciò ha portato il rischio di un freno alla crescita. La tempistica e la portata di qualsiasi altra ulteriore decisione potrebbe avere enormi conseguenze nei mercati più esposti come il Brasile, che in ottobre affronterà un'altra elezione carica di significati politici. Come spesso accade, la Cina rappresenta l'eccezione, a causa dell'impegno del governo in favore la stabilità finanziaria, mentre il sistema finanziario continua a sostenere l'enorme peso del debito creato per rispondere alla crisi finanziaria globale del 2008-9. Per quanto riguarda le materie prime, molti mercati emergenti attenderanno di vedere se i guadagni di quest'anno reggeranno o meno. Se gli ostacoli all'offerta dovessero rimanere - e sospettiamo che lo faranno – questo assicurerebbe un forte vento di coda a molti esportatori, sia a livello governativo che corporate. Un fattore chiave per la performance del debito emergente sarà rappresentato dal grado e dalla portata dei flussi di capitale globali, e dalla capacità dell'asset class di attirare investitori affamati di rendimento. Nel 2021 il reddito fisso non ha fatto registrare afflussi impressionanti, con l’eccezione del mercato dei governativi cinesi".

 

Moreno conclude dicendo che "nel complesso, nel 2022 il debito emergente dovrà affrontare una vasta gamma di sfide, di natura economica, finanziaria e politica nel 2022. Tuttavia, alcune aree continuano a godere di un forte vento di coda assicurato da fondamentali positivi, con particolare riferimento ai titoli di Stato cinesi e a un'ampia gamma di obbligazioni societarie denominate in dollari".

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?