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Asset allocation, meno bond e più strategie attive

2/7/2022 | Redazione Advisor

Giacomo Calef (NS Partners): “L’impatto dell’inflazione e delle future decisioni delle banche centrali avrà delle conseguenze strutturali sul portafoglio”


Giacomo Calef, country manager di NS Partners, nella sua analisi sull’asset allocation, spiega che “il dibattito sul rialzo dell’inflazione si è intensificato molto nell’ultimo periodo, risultando ormai più strutturale che transitorio a causa di diversi fattori: le politiche economiche ultra-espansive, l’eccesso di risparmio delle famiglie e la pressione al rialzo sui salari che si sta verificando negli Stati Uniti. Da non escludere, inoltre, l’effetto della politica 'zero Covid' perseguita dalla Cina, poichè l’imposizione di frequenti lockdown ha portato a ripetute interruzioni delle attività economiche e delle catene di distribuzione. Si osservi che, in Cina, i costi di produzione hanno subìto un aumento di oltre il 10% su base annua”.

“Pertanto - sottolinea il gestore - l’impatto dell’inflazione e delle future decisioni delle banche centrali avrà delle conseguenze strutturali sull’asset allocation di portafoglio che, a nostro avviso, dovrebbe essere rivista. In particolare, il tema su cui focalizzarsi sarà il comparto obbligazionario: oggi, infatti, sembra quasi impossibile ottenere un rendimento positivo (non solo in termini reali, ma anche nominali). In questo contesto, tuttavia le strategie attive (‘relative value’) sembrano particolarmente interessanti da considerare come potenziali sostitute”.

“Esse - precisa il manager - perseguono una gestione attiva, con l’obiettivo di fornire performance positive (anche in termini reali!), ma con una volatilità in linea con quella del comparto obbligazionario. Grazie al nostro network consolidato da oltre 50 anni, abbiamo potuto irrobustire le performance dei portafogli sia con gestori dal lungo track record, sia con gestori di nicchia, maggiormente focalizzati su specifici segmenti di mercato”.

Performance superiore: “Negli ultimi 12 anni, la nostra strategia attiva che, si sottolinea, ha l’obiettivo di sostituire parzialmente il reddito fisso mantenendo contenuti livelli di volatilità, ha registrato una performance media annua del +5,8%, rispetto al +3,4% e al +2,2% dei due indici obbligazionari. - Volatilità inferiore: la volatilità annualizzata della nostra strategia risulta solo 3,1% e non mostra correlazioni significative con i mercati obbligazionari”.

Resistenza al rialzo dei tassi: “Ancora più interessante, se consideriamo i 10 mesi in cui il tasso d'interesse americano a 10 anni è aumentato maggiormente, la strategia ha conseguito una performance media di +0,96%, mentre l'indice BoA-ML Global Bond ha registrato esattamente lo stesso risultato, ma con un segno negativo, cioè -0,96%!”, conclude Calef.

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