Tempo di lettura: 2min

Mercati azionari, uno scenario complesso

2/15/2022 | Redazione Advisor

La paura che l’inflazione possa portare a un aumento dei tassi più forte del previsto e quindi causare una contrazione dei multipli di valutazione sta portando volatilità. Il commento di AXA IM


Dall’inizio dell’anno la paura di una stretta monetaria ha preso il posto dei timori legati alla variante Omicron, e per i mercati azionari il 2022 cominciato con il segno meno, dopo un 2021 in rialzo. I tassi a lungo termine sono invece aumentati notevolmente e il DJ Eurostoxx dividendi reinvestiti ha perso il 3,88% soprattutto sotto il peso dei settori di lunga durata. Secondo Gilles Guibout, AXA WF Framlington Italy, AXA Investment Managers, nelle prossime settimane i mercati rimarranno volatili, e sarà fondamentale mantenere una buona diversificazione dei portafogli

 

“I timori sull’inflazione, ulteriormente alimentati dalle tensioni politiche in Ucraina che tengono sotto pressione i prezzi del gas e del petrolio, sono stati al centro dei dibattiti sul ritmo futuro dell'inasprimento della politica monetaria della banca centrale. In generale, questo rialzo dei tassi ha portato gli investitori a rivalutare il rischio e si è riflesso principalmente in una rotazione molto violenta a scapito degli asset di lunga durata” commenta Guibout. “La Federal Reserve ha deciso di inasprire la sua posizione per combattere l'inflazione e ha accelerato il suo tapering, mentre la Banca centrale europea ha annunciato la fine, a marzo 2022, del programma di emergenza adottato durante la crisi (PEPP). Ma la sensazione che la Fed debba accelerare la normalizzazione sta causando volatilità nel mercato”.

 

Guibout si aspetta che nelle prossime settimane i mercati rimarranno volatili, tra la pubblicazione di risultati societari trainati dalla ripresa dell'economia, timori sull'inflazione e l’imminente ciclo di stretta monetaria; “ciò potrebbe comportare un ulteriore rialzo dei tassi a lungo termine e una compressione dei multipli di valutazione più elevati, in particolare per i titoli growth, indipendentemente dalla qualità intrinseca delle società”.

 

Di fronte a un mercato azionario ancora polarizzato tra growth e value, “nonostante l'inizio di una correzione sui titoli growth, riteniamo ancora fondamentale mantenere una buona diversificazione all'interno del portafoglio per poter affrontare scenari diversi. Continuiamo quindi ad essere selettivi nella scelta dei titoli e, pur continuando a privilegiare le società che offrono un reale potenziale di crescita del fatturato e/o dei margini, siamo anche alla ricerca di società che abbiano avviato un processo di trasformazione credibile del loro modello economico offrendo la prospettiva di un aumento della redditività e un potenziale di rivalutazione” conclude Guibout.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?