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Stoxx elimina 61 società russe dai suoi indici

3/2/2022

Si tratta della mossa più concreta intrapresa finora da un index provider sulla scia dell'invasione russa dell'Ucraina


Stoxx, index provider che copre i mercati mondiali in tutte le classi di attività, operatore degli indici Qontigo di Deutsche Börse, ha deciso di rimuovere 61 società russe dai suoi indici a partire dal 18 marzo prossimo. E’ quanto riporta il Financial Times. L'elenco comprende la maggior parte delle principali società russe, come Gazprom, Lukoil, Sberbank, Rusal e Aeroflot. Anche le global depositary receipts, le ricevute di deposito quotate sui mercati esteri emesse da Aeroflot, Sberbank e X5 Retail sono presenti nell'elenco dei componenti dell'indice che verranno rimossi. Si tratta della mossa più concreta finora intrapresa da un index provider sulla scia dell’invasione russa dell’Ucraina.

 

Nell’articolo del FT si legge che lo Stoxx ha citato "le condizioni di mercato estreme o eccezionali" che coinvolgono i titoli russi, comprese "le restrizioni ai flussi di capitale e le disruption del mercato che influenzano materialmente e negativamente la liquidità aggregata, la capitalizzazione o la negoziabilità dei titoli russi, nonché l'impossibilità per gli investitori istituzionali di replicare fisicamente il performance di un indice”, sulla scia delle sanzioni imposte da UE, USA e Regno Unito.

La mossa dell’index provider interesserà indici come lo Stoxx Eastern Europe 50, che comprende 15 titoli russi, di cui tre dei quattro più grandi, e lo Stoxx Global 3000.

 

Il quotidiano finanziario evidenzia che nei giorni scorsi ci sono state richieste di alto profilo agli index provider di intraprendere azioni più incisive contro la Russia e cita l’appello di Yuriy Butsa, commissario del governo ucraino per la gestione del debito pubblico, che lunedì ha chiesto agli investitori obbligazionari di "fare pressioni per l'esclusione di qualsiasi strumento russo dagli indici" e di "fare pressioni sulle agenzie di rating per il declassamento del rating delle società russe".

 

Nessun altro provider ha finora intrapreso azioni forti come quella decisa da Stoxx, ma qualcosa si sta comunque muovendo. Nell’articolo di ieri che potete leggere qui, anche MSCI starebbe valutando di intraprendere azioni contro la Russia escludendola dall’indice dedicato ai mercati emergenti.

 

 

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