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La crescita rimarrà positiva grazie alla fine della pandemia

3/11/2022 | Redazione Advisor

Mark Dowding di BlueBay prevede che “l’inflazione incontrollata sarà probabilmente la principale preoccupazione”


“Riteniamo sia probabile che, durante il prossimo mese o poco più, il conflitto in Ucraina raggiunga una situazione di stallo”. Mark Dowding, cio di BlueBay, spiega che “per la Russia sarà complicato imporre il controllo sulle città, ma la popolazione ucraina non sarà in grado di respingere gli invasori. Ci troveremo in un contesto di ‘nuova Guerra Fredda’”.

“Ciò - prevede il gestore - continuerà a mantenere i premi di rischio elevati nel medio termine, ma quando la minaccia alla stabilità geopolitica si attenuerà un po’, l’attenzione dei mercati finanziari tornerà sull’economia e sui fondamentali finanziari. La nostra view è che la crescita rimarrà positiva grazie alla fine della pandemia, all’allentamento fiscale e ai salari più alti derivanti dalla rigidità dei mercati del lavoro. L’inflazione incontrollata sarà probabilmente la principale preoccupazione ed è già interessante notare la trasformazione di ciò che avevamo definito Bidinflation in Putinflation, con la Casa Bianca che cerca di deviare la colpa per le pressioni incontrollate sui prezzi. Alcune pressioni inflazionistiche si correggeranno da sole man mano che gli effetti di base (come le distorsioni dei prezzi delle auto di seconda mano) verranno esclusi dai calcoli”.

“Tuttavia - precisa il manager - saranno necessari tassi d’interesse più alti per riportare sotto controllo le elevate pressioni sui prezzi prima che le aspettative d’inflazione si disancorino troppo. Guardando all’esempio del Regno Unito, siamo sulla strada verso un’inflazione a due cifre in un momento in cui i tassi di interesse sono solo allo 0,5%. La Bank of England dovrà continuare ad alzare i tassi anche se questo peserà sulla crescita e sul mercato immobiliare. Ad un certo punto, si capirà che è meglio avere una recessione breve e poco profonda ora che una molto più profonda più tardi. Tuttavia, un tale trade-off sarà forse più preoccupante tra un anno o due. Nel 2022, le condizioni finanziarie rimarranno stimolanti, e i tassi finiranno l’anno parecchio al di sotto rispetto al livello dell’inflazione, finendo probabilmente per non ostacolare molto la domanda. La strada da percorrere sembra essere sempre più accidentata per i mercati finanziari e la volatilità potrebbe rimanere elevata”.

“Eppure - conclude Dowding - se stiamo attenti e scegliamo la direzione con cura, dovremmo continuare a trovare opportunità sia sul lato lungo che su quello corto nei mercati”.

 

 

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