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Investire nell’equity con un approccio contrarian

3/21/2022

Giovanni Brambilla, direttore investimenti di AcomeA, illustra le caratteristiche e la strategia del fondo azionario globale della SGR italiana


“Le opportunità di riposizionare il portafoglio sono interessanti, ma i rischi di ulteriori correzioni legate alla questione bellica ci hanno suggerito di lavorare soltanto al margine”. Giovanni Brambilla, direttore investimenti di AcomeA SGR, illustra ad AdvisorOnline lo stile d’investimento del fondo azionario AcomeA Globale e la strategia adottata in questa delicata fase di mercato.

 

Può illustrarci il processo di investimento e le caratteristiche salienti del fondo AcomeA Globale?

Il processo di investimento del fondo AcomeA Globale si basa su 4 pilastri. Per prima cosa, analizziamo la società dal punto di vista dei fondamentali attraverso una gestione attiva. Nella scelta dei titoli siamo poi orientati al valore, per questo ci concentriamo su realtà che non prezzano una grossa crescita futura. Abbiamo un approccio contrarian, per cui il fondo si posiziona in maniera contraria rispetto all’andamento del mercato e dei prezzi. Attuiamo inoltre un processo di investimento graduale, fondamentale per lasciare margine di manovra, perché non è possibile sapere se il mercato abbia già scontato nei prezzi alcune variabili contingenti al periodo che si sta vivendo. Infine, per gli investitori che abbiano necessità di avere un flusso reddituale, la classe C del fondo prevede una cedola semestrale variabile, il cui ammontare dipende da quanti dividendi o cedole il fondo incassa.

 

Alla luce anche dell’attuale crisi geopolitica l’inflazione sembra destinata a diventare sempre più strutturale e non solo un fenomeno temporaneo. Come posizionarsi sul mercato azionario in tale contesto?

La crisi geopolitica può comportare conseguenze non solo a livello inflattivo, ma anche di mercato e di crescita e innesca nelle scelte di gestione un elemento destabilizzante. Guardiamo, ad esempio, al settore finanziario, legato all’aspetto dei tassi: le banche commerciali fanno molta parte del loro business sul margine di interesse. In una situazione in cui i tassi tendono a zero, il margine di interesse si riduce perché il costo dei depositi è zero (o negativo) e i tassi di prestito si abbassano sempre di più. Il margine di interesse si contrae e, di conseguenza, i profitti diminuiscono. Questa situazione di crescita negativa rallenta in maniera forte il settore finanziario, pure in presenza di una struttura di tassi che, per via dell’inflazione, potrebbe anche incrementare il margine di interesse. L’esempio non è casuale: i prezzi delle banche si sono mossi in modo molto repentino, perdendo, in poche giornate, la risalita che avevano registrato allo scoppio della guerra.

 

Quali sono le maggiori posizioni in portafoglio in questo momento?

È difficile suggerire come posizionarsi in un contesto del genere, dove la situazione bellica, se non gestita in maniera politicamente corretta, può subire un’escalation. Da qui il nervosismo dei mercati, che impone un atteggiamento cauto nelle scelte di gestione: basti pensare che, mentre in piena crisi Covid il fondo AcomeA Globale, con il suo approccio contrarian, è passato dall’80% al 115% di esposizione azionaria nel giro di un mese, oggi sta acquistando a margine, perché le conseguenze che possono derivare da un’escalation bellica non sono minimamente scontate dai prezzi attuali. Sul fronte geografico, la guerra sta colpendo principalmente l’Europa, per cui rimane ancora qualche opportunità di acquisto, ma solo come parte residuale del portafoglio. Gli USA, invece, sono autonomi e indipendenti sia per l’energia sia per le soft commodities, per questo il fondo ha una maggiore esposizione a quest’area, oltre che a quella asiatica. A livello settoriale, i timori di un rallentamento della crescita a fronte di un aumento dei prezzi delle materie prime hanno maggiormente impattato alcuni settori value, come quello finanziario e i settori ciclici/industriali. Le opportunità di riposizionare il portafoglio sono interessanti, ma i rischi di ulteriori correzioni legate alla questione bellica ci hanno suggerito di lavorare soltanto al margine.

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