Tempo di lettura: 4min

Perché investire nel reddito fisso?

4/21/2022 | Redazione Advisor

Conservazione del capitale, generazione di reddito, protezione dall’inflazione e diversificazione rispetto alle azioni. Sono i quattro ruoli chiave delle obbligazioni in un portafoglio. L’analisi di Capital Group


In un momento come quello attuale, nel quale l’investimento in obbligazioni ha perso di attrattiva per molti investitori, è importante fermarsi e riflettere sul ruolo basilare del reddito fisso e sul suo impatto complessivo sull’allocazione del portafoglio. “Se da un lato l’obiettivo primario dell’investimento azionario è la crescita del capitale, il reddito fisso svolge quattro ruoli chiave all’interno di un portafoglio: conservazione del capitale, generazione di reddito, protezione dall’inflazione e diversificazione rispetto alle azioni” spiega Flavio Carpenzano, investment director per il reddito fisso di Capital Group. “Per un investitore obbligazionario è cruciale prestare attenzione al ritorno del capitale piuttosto che al ritorno sul capitale”.

 

Iniziamo da conservazione del capitale e diversificazione. “Gli investitori hanno sempre utilizzato il reddito fisso a scopo di protezione nelle fasi ribassiste del mercato azionario. Di recente, tuttavia, la correlazione tra i mercati azionari e obbligazionari è aumentata, e molti hanno iniziato a mettere in dubbio il ruolo del reddito fisso in un portafoglio. Pur prendendo atto che ci sono stati periodi di correlazione positiva tra le due asset class, se adottiamo una prospettiva a lungo termine è più frequente che l’azionario e i titoli di Stato di qualità elevata evidenzino una correlazione negativa. Per questo, incrementare l’allocazione al reddito fisso in un portafoglio può aiutare a mitigare il rischio di ribasso” spiega Carpenzano. “Nei periodi di stress del mercato caratterizzati da ampie correzioni dell’azionario, i titoli di Stato di qualità elevata e in particolare quelli con scadenza più lunga hanno continuato a fornire una reale protezione dai ribassi, anche con rendimenti molto ridotti o negativi come quelli registrati in Europa”.

 

Secondo lo strategist le obbligazioni corporate investment grade possono essere considerate la nuova asset class core, non solo perché offrono un rendimento potenzialmente più elevato rispetto ai titoli di Stato di qualità elevata, ma anche perché la struttura del mercato è leggermente cambiata. “La duration dell’indice corporate investment grade globale è aumentata del 30% circa nell’ultimo decennio – prosegue Carpenzano - Questo perché le aziende sono state in grado di emettere obbligazioni con scadenze maggiori per fissare un rendimento inferiore più a lungo e la domanda è stata solida, grazie all’ampia liquidità sul mercato. Per questo motivo le obbligazioni corporate investment grade possono avere diversi ruoli. Da un lato possono offrire reddito, perché hanno un rendimento più elevato rispetto ai titoli di Stato core, e dall’altro hanno ancora una duration relativamente lunga (aumentata di recente, come accennato sopra), che può offrire una protezione dai ribassi”.

 

Veniamo al tema della generazione di reddito. “Diversamente dalle azioni, le obbligazioni generano flussi di reddito certi e prevedibili sotto forma di cedole pagate agli investitori fintanto che l’emittente è solvente. Mentre il rendimento varia al variare del prezzo, le cedole delle obbligazioni a tasso fisso normalmente non cambiano. Per questo motivo – prosegue Carpenzano - i fondi obbligazionari possono offrire un reddito e le obbligazioni con rendimento più elevato sono generalmente associate a un rischio di credito/liquidità maggiore. La domanda di reddito rimarrà probabilmente solida, considerando l’invecchiamento della popolazione e la necessità di un reddito stabile nella fase del pensionamento. Questo fenomeno potrebbe mantenere i tassi relativamente ancorati nel lungo periodo. I mercati high yield ed emergenti rimangono tra le poche opportunità di investimento nel reddito fisso che sono state capaci di produrre, in alcune situazioni, rendimenti reali positivi in questo contesto di inflazione persistentemente elevata”.

 

Infine la protezione dall'inflazione. “In uno scenario di inflazione moderatamente più elevata, sostenuta da una crescita più solida, le obbligazioni più sicure più sensibili ai tassi di interesse, come i Treasury statunitensi, tendenzialmente sono più penalizzate nel breve termine. Tuttavia, altri segmenti del reddito fisso, come obbligazioni indicizzate all'inflazione e obbligazioni investment grade e obbligazioni high yield, tendono a conseguire una buona performance in uno scenario economico migliore. Lo abbiamo visto l'anno scorso con l'inflazione negli Stati Uniti che è aumentata rapidamente e significativamente, i mercati dei titoli protetti dall'inflazione high yield e del Tesoro USA hanno entrambi registrato rendimenti totali e in eccesso positivi da un anno all'altro. La volatilità più elevata, la normalizzazione della politica monetaria e l'acutizzarsi del rischio geopolitico possono rendere opportuno un approccio flessibile e attivo all’investimento: in altre parole, costruire un portafoglio con una prospettiva olistica focalizzandosi su tutti i fattori di rischio e sulla loro correlazione, con un’allocazione basata sul contesto macroeconomico. Tuttavia – conclude Carpenzano - un approccio flessibile al reddito fisso core deve essere gestito in maniera efficace per evitare di assumersi un rischio eccessivo, che potrebbe tradursi in un portafoglio sbilanciato fortemente correlato al mercato azionario”.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?