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La rielezione di Macron positiva per reddito fisso e azionario

4/26/2022 | Redazione Advisor

Dopo la conferma del leader centrista all’Eliseo, i gestori di Carmignac e Amundi analizzano le possibili ripercussioni su economia e mercati francesi


“La chiara vittoria di Emmanuel Macron probabilmente rassicurerà i mercati sul fatto che la dinamica europea non cambierà”. Frederic Leroux, head of cross assets e membro del comitato di investimento strategico di Carmignac, prevede che “nel breve termine, il principale beneficiario logico di questa elezione potrebbe essere l'euro, che venerdì scorso flirtava ancora con i minimi di due anni contro il dollaro”.  

Il manager spiega che “poiché il mercato azionario europeo ha piuttosto sovraperformato il mercato statunitense negli ultimi giorni, non c'è necessariamente una ragione per aspettarsi una massiccia sovraperformance delle azioni francesi o europee rispetto agli Stati Uniti. Per i mercati, l'aspetto negativo di questa elezione piuttosto tranquilla potrebbe tuttavia derivare da una rapida decisione a favore di un embargo petrolifero russo che aggraverebbe le pressioni inflazionistiche e il rallentamento economico (scenario di stagflazione) in Europa. Ma i veri problemi non saranno immediati”.

Il gestore non dà per scontato che “le elezioni parlamentari di giugno daranno al presidente una maggioranza che gli permetterà di attuare le sue politiche pro-business e pro-europee desiderate dai mercati”.  

“Nel lungo termine indipendentemente dalla geografia del potere, il principale vincolo alle politiche economiche sarà l'inflazione sostenuta. Non è affatto chiaro se i programmi economici sui quali il presidente e i deputati vengono eletti siano stati elaborati tenendo conto di questa realtà, che sta diventando sempre più evidente. E la Francia non fa eccezione in questo senso”, conclude Leroux.

Per gli analisti di Amundi “la sfida per Macron nei prossimi cinque anni è rafforzare l'economia francese e la sua competitività, sulla base della posizione migliore rispetto ad altri paesi dell'Eurozona, grazie alla bassa dipendenza dal gas russo, così come affrontare il problema dell’insoddisfazione degli elettori verso la classe politica. A questo proposito, la necessità di mantenere una maggioranza parlamentare alle elezioni legislative previste per giugno sarà cruciale per l'attuazione della sua politica economica. Sul fronte europeo, la rielezione del presidente francese rafforza la sua visione di un'Europa sovrana, con politiche estere e di difesa dell'UE più unificate e un'ulteriore indipendenza energetica”.

Queste le implicazioni che i gestori di Amundi vedono per gli investimenti

“Sebbene la vittoria di Macron fosse stata in qualche modo anticipata dai mercati, il risultato delle elezioni ha rimosso un rischio chiave. Per il reddito fisso, la riduzione dell'incertezza politica potrebbe ridurre i rendimenti dei titoli OAT di circa 10 bps rispetto al Bund. La rielezione è positiva anche per il tasso di cambio EUR/USD, così come per le azioni francesi, che offrono valutazioni interessanti in termini di valore”.

“Le azioni francesi (CAC 40) - constatano gli economisti - sono più cicliche di altri mercati europei, come la Svizzera (SMI) o il Regno Unito (FTSE 100). Le opportunità riguardano la valutazione e la maggiore rappresentazione di società con un forte potere di prezzo, come il settore del lusso. I rischi riguardano il rallentamento economico, sia per quanto riguarda la crisi energetica che la stretta monetaria. Vediamo anche dei rischi di rialzo, dato che la Francia è uno dei pochi paesi europei che ha approntato delle riforme negli ultimi quattro anni. In secondo luogo, l'indice CAC 40 è ben equilibrato in termini di pesi tra banche, ciclici e servizi. Solo il 15% circa dell'attività delle società del CAC 40 avviene in Francia. Inoltre, c'è stato un discreto flusso di dati sui prestiti e un netto miglioramento nei servizi. C'è spazio per un miglioramento del sentiment, data la discrepanza tra le aspettative dei consumatori e la forza economica. La Francia non ha l'enorme divario di reddito visto tra le altre economie e ha un mix energetico molto migliore dei suoi pari europei come la Germania e l'Italia”.

Come potrebbe l'elezione di Macron avere un impatto sul mercato azionario francese?
“La rielezione di Emmanuel Macron - rispondono i manager - significherà che lo status quo rimarrà, eliminando un rischio di coda, anche se c'è un senso di divisione nel Paese che potrebbe ostacolare l'agenda delle riforme, insieme ai crescenti timori sul livello del debito francese, che limiterà la capacità di agire. I titoli francesi a grande capitalizzazione hanno sovraperformato il resto dell'Europa nei cinque anni della prima presidenza di Macron e potrebbero quindi recuperare parte delle perdite dopo la rielezione. Tuttavia, è probabile che i driver globali prevalgano su quelli domestici, in particolare l'esposizione alla Cina e alla guerra Russia-Ucraina. Le small cap più orientate al mercato interno potrebbero beneficiare della speranza di ulteriori riforme strutturali e di maggiori investimenti che aumenterebbero la competitività”.

“Il secondo mandato di Macron - concludono gli economisti di Amundi - dovrebbe essere positivo per la performance relativa delle azioni francesi e dell'EUR/USD. Gli investitori potrebbero puntare il ciclo francese attraverso i settori finanziario, infrastrutturale e industriali”.

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