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Strategie chiave per navigare i mercati

5/4/2022 | Redazione Advisor

Selettività, timing, flessibilità e diversificazione. Sono i quattro concetti fondamentali per approcciare gli investimenti nell’attuale contesto. Il commento di Kairos


Selettività, timing, flessibilità e diversificazione. Sono questi secondo gli esperti di Kairos i quattro concetti chiave che gli investitori devono seguire per muoversi sui mercati nell’attuale difficile contesto.

Per quanto riguarda il mercato azionario, Alberto Tocchio, head of european equity and thematics, osserva innanzitutto che l’inflazione, in forte rialzo, necessita di una risposta forte da parte della Fed per non rimanere dietro la curva, con la volatilità sull’equity che sta crescendo. “L'altro aspetto molto importante – prosegue - è quello della reporting season che stiamo osservando proprio in questi giorni. Negli Stati Uniti hanno già pubblicati i risultati 2/3 delle società che non hanno sorpreso più di tanto il mercato, in quanto sono stati complessivamente positivi.

Le sorprese maggiori sono arrivate dal settore della tecnologia, dove il mercato si è presentato già abbastanza corto, visto che i titoli hanno performato in modo negativo, con i colli di bottiglia e i costi che hanno avuto effetti negativi. Ricordo che sul Nasdaq ad oggi, per esempio, circa la metà dei titoli ha perso il 40% dei massimi e addirittura 1/4 ha perso più del 50%. Quindi il mercato, che è stato molto penalizzato, è oggi molto volatile”.

 

Tocchio evidenzia che il mercato attuale, fino ad ora, è probabilmente “il più difficile degli ultimi 40 anni, perché di fatto tutte le asset class hanno perso, tranne le commodities e i settori legati ad esse. Ad esempio, il settore energetico che ha riportato bene grazie agli aiuti governativi. Se escludiamo però questo aspetto, la reporting season non è così positiva come alcuni osservano”. Il grosso punto di domanda è, cosa fare da qui a fine anno? “Crediamo che il mercato inizi ad apprezzare sempre di più alcuni aspetti che sono negativi. È però necessario attendere la conclusione della reporting season europea per capire se effettivamente i flussi possono fermarsi, decretando così l’inizio di un possibile periodo di recessione”.

 

Passando al mercato obbligazionario, “abbiamo visto un primo movimento ad inizio anno nel primo trimestre, sostanzialmente legato di fatto ai tassi, quindi il mondo obbligazionario è stato in grande sofferenza, così come il mondo del credito, anche se quasi per luce riflessa” spiega Rocco Bove, head of fixed income. “Il secondo trimestre si apre con la paura della pressione sui margini che nasce dallo squeeze dei costi e da una top line che inizia a mostrare qualche segno di affaticamento. Queste nuove preoccupazioni sulla tenuta del ciclo economico iniziano a riflettersi sul credito che sta facendo segnare nuovi massimi. Quindi – prosegue Bove - se il primo trimestre si è mostrato debole sul mondo obbligazionario, adesso il grande osservato speciale diventa il credito”.

 

Bove aggiunge che c’è anche un problema di flussi perché, “mentre i tassi si aggiustano più velocemente, il credito è un po’ più farraginoso a muoversi, un po’ più lento. Esattamente come sull'equity poi ci vuole selettività perché non possiamo fare di tutta l'erba un fascio: chi riporta bene tutto sommato rimane protetto, dove vediamo quindi grande penalizzazione? Su quelle aziende magari con grande leva, i cui risultati dimostrano un po’ di fatica operativa. Il mercato è diventato più selettivo e si fa più fatica a mantenere i livelli dove i risultati non riescono a rispettare le aspettative. La grande sfida, da qui all'estate, sono i flussi. Dovremo verificare quanti dovranno in qualche modo vendere, anche guidati dalle performance negative".  E questo secondo Bove è una sfida che è vera sul credito, ma altrettanto vera sul mercato in generale e sull’equity dove i flussi tornano ad essere l’osservato speciale.

 

"Per concludere osserviamo che selettività, scelta del timing, diversificazione, capacità di muoversi in maniera dinamica sono ancora le ricette valide per affrontare i prossimi mesi in un contesto di mercato che, a fronte di repricing iniziale molto violento,  offre diverse opportunità di investimento che è necessario saper cogliere col timing adeguato. Inevitabilmente avremo volatilità - aggiungono gli esperti -  ma se dovesse tradursi in una maggiore decorrelazione tra asset class, possiamo guardare al futuro con un cauto ottimismo, ovviamente con la premessa che dovremo saper muoverci in maniera dinamica per affrontare nuove sfide".

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