“Siamo a favore di un approccio moderno alle infrastrutture quotate che vada oltre i tradizionali settori di utility, infrastrutture energetiche e dei trasporti, per includere sia le infrastrutture sociali, che comprendono infrastrutture sanitarie, educative e civili, sia quelle che supportano la nostra economia sempre più digitale”. Alex Araujo, gestore di M&G (Lux) Global Listed Infrastucture Fund, sottolinea che “l'intervento militare della Russia in Ucraina ha acuito l’agitazione sui mercati finanziari, ma crediamo fermamente che l’accresciuta volatilità possa creare buone opportunità di acquisto per gli investitori con un orizzonte temporale di lungo termine”.

Come vi state muovendo in termini di esposizione?
“Abbiamo incrementato la nostra esposizione alle aziende operanti nella gestione delle strade a pedaggio, che riteniamo essere ben posizionate per esercitare il potere di determinazione dei prezzi nell'attuale contesto inflazionistico. Abbiamo anche aumentato le partecipazioni nelle infrastrutture di pagamento, poiché crediamo che il passaggio strutturale dai pagamenti in contanti a quelli digitali e con carta resterà intatto”.

Quanto può pesare la guerra tra Russia e Ucraina sulle performance del vostro fondo?
“Il fondo ha generato un rendimento positivo quest'anno, nonostante il contesto di mercato in calo, soprattutto grazie alle partecipazioni nelle infrastrutture energetiche e nelle società di royalty. Lo scenario geopolitico attuale ha messo in evidenza la forte dipendenza dell'Europa dal metano russo, rendendo la sicurezza energetica una questione prioritaria per l'agenda politica. Il conseguente aumento dei prezzi del gas ha sottolineato l'importanza non solo di fonti di approvvigionamento, ma anche di fonti di energia alternative. A nostro avviso, le infrastrutture sono ben posizionate per fornire soluzioni di lungo termine”.

L’inflazione può essere una fonte di crescita per le infrastrutture?
“Guardiamo con favore all'inflazione. Vediamo positivamente un mondo di prosperità economica caratterizzato da un’inflazione controllata che supporti, direttamente o indirettamente, la crescita di molte aziende quotate con asset infrastrutturali”. Il nostro obiettivo è investire in società con un potenziale di crescita dei dividendi superiore all’inflazione dei Paesi del G7. L'inflazione tuttavia non è l'unica fonte di crescita. Le infrastrutture quotate beneficiano delle tendenze strutturali di lungo termine, come le energie rinnovabili, la connettività digitale e la demografia, temi importanti che riteniamo persisteranno per molti decenni a venire”.

Gli investimenti in infrastrutture hanno un peso crescente nei portafogli degli investitori italiani. È un trend che continuerà anche nei prossimi anni?
“Riteniamo che i flussi di cassa affidabili e crescenti generati dagli asset infrastrutturali, fondamentali per il buon funzionamento dell'economia globale, possano svolgere un ruolo importante nei portafogli degli investitori fornendo vantaggi di diversificazione e rendimenti superiori all'inflazione”.

Quali benefici al benessere comune portano le infrastrutture sociali? Ci può dare qualche esempio?
“Home REIT è un titolo in portafoglio che rientra nella categoria delle “infrastrutture sociali" poiché risponde a un'esigenza sociale fornendo alloggi di alta qualità alle persone senza fissa dimora. I ricavi e i flussi di cassa sono regolati da contratti di locazione a lungo termine e forniscono protezione dall'inflazione tramite l'indicizzazione”.