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Verso un rallentamento controllato?

8/4/2022

Lo scenario di riferimento per gli investitori sta passando dall’inflazione al rallentamento economico. La view di investimento di Eurizon Asset Management


L’attenzione degli operatori finanziari si sta spostando dall’inflazione al rallentamento economico, come confermano tassi governativi a lunga scadenza in calo a dispetto di dati di inflazione ancora forti. È su questo scenario che si basa l’ultima view di investimento di Eurizon Asset Management, secondo cui la stabilizzazione dei tassi governativi a media e lunga scadenza proseguirà, e questo potrebbe dare supporto ai mercati azionari che già scontano un certo grado di rallentamento macro.

 

Scendendo nel dettaglio, le attese espresse dai futures sui tassi a breve USA ed euro mostrano qual è lo scenario di riferimento per gli investitori in questo momento. I Fed Funds sono visti salire in area 3,4% entro fine anno (+150 punti base circa dai livelli attuali), ma per il 2023 è prezzato un taglio di circa un punto percentuale. I tassi a breve USA riprenderebbero poi una lenta risalita dal 2024. Quanto alla BCE i futures sul mercato monetario prezzano tassi a 1,5% a fine 2022, +100 punti base dai livelli attuali, e poi fermi il prossimo anno, per riprendere lentamente a salire, anche loro, dal 2024. Secondo gli analisti di Eurizon sono attese che, dal punto di vista macro, prefigurano un rallentamento economico nella seconda metà del 2022, e un conseguente allentamento delle pressioni inflazionistiche. A quel punto le Banche Centrali si potrebbero occupare di evitare un rallentamento eccessivo, la Fed allentando le condizioni monetarie, la BCE sospendendo la restrizione.

 

Tuttavia, sottolineano gli esperti, “affinché questo scenario, benigno, venga confermato è necessario che i dati macro dei prossimi mesi continuino a mostrare un graduale indebolimento e che si concretizzino segnali di moderazione dell’inflazione. Da questo punto di vista va registrato in positivo la discesa dei prezzi dei metalli industriali, possibile conseguenza di un calo della domanda, e il ritorno del prezzo del petrolio sotto quota 100 dollari al barile.

 

I maggiori beneficiari del rallentamento macro sarebbero i mercati obbligazionari core, come ad esempio USA e Germania, sui quali nella sua view di investimento Eurizon conferma un giudizio positivo. Resta neutrale invece il giudizio sui titoli governativi periferici dell’Eurozona, soprattutto in vista del voto in Italia. Neutrale anche il giudizio sulle obbligazioni a spread, con una posizione di sovrappeso sui titoli investment grade. L’ordine di preferenza vede al primo posto l’IG, seguito dai mercati emergenti e infine dai titoli high yield. In questa fase, in ogni caso, le prospettive a breve e medio termine dei mercati obbligazionari core appaiono favorevoli. Se si realizzerà lo scenario di rallentamento controllato, i tassi a lunga non risaliranno e, anzi, potrebbero ulteriormente ridiscendere. Se lo scenario dovesse invece essere quello di rischio, cioè la recessione vera e propria, i tassi scenderebbero in modo pronunciato, offrendo protezione ai portafogli.

 

Nella sua view di investimento Eurizon esprime un giudizio positivo anche sulle azioni. Fino a quando le attese saranno per un rallentamento controllato, si ritiene che la stabilizzazione dei mercati obbligazionari possa bastare per sostenere i mercati azionari. In caso di aumento delle probabilità di rallentamento brusco, invece, la volatilità potrà tornare, ma al momento le probabilità di questo scenario appaiono in discesa. In tale contesto, Eurizon aumenta il posizionamento sull'equity (da neutrale), che già sconta un certo grado di rallentamento economico e potrebbe ricevere supporto dalla stabilizzazione dei tassi governativi a media e lunga scadenza. In termini geografici, l’ordine di preferenza vede al primo posto USA e mercati emergenti, seguiti dal Giappone, e infine da Europa e Pacifico ex Giappone. All’interno dei mercati emergenti si mantiene la preferenza relativa per l’indice MSCI China.

 

Quanto infine al mercato valutario, Eurizon porta a neutrale (da positivo) il giudizio sullo yen, mentre rimane neutrale il posizionamento sulle altre valute.

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