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Ottimismo degli investitori italiani in calo

8/4/2022

Secondo l’ultima ricerca trimestrale di UBS sulla fiducia degli investitori, il sentiment è sceso ai livelli di inizio pandemia sulla scia delle preoccupazioni legate all'impatto dell'inflazione e della guerra in Ucraina


In calo l'ottimismo degli investitori, che è sceso ai livelli di inizio pandemia sulla scia delle preoccupazioni legate all'impatto dell'inflazione e della guerra in Ucraina sull'economia e sul mercato. E’ quanto rileva l’ultima ricerca trimestrale sulla fiducia degli investitori condotta da UBS interpellando 2.800 investitori e 1.100 imprenditori in 14 Paesi. Con l'ottimismo in calo, circa tre investitori su quattro hanno il timore di prendere decisioni di investimento sbagliate nell'attuale contesto e preferiscono mantenere posizioni liquide. 

 

Quali sono in particolare  le principali preoccupazioni degli investitori? I conflitti commerciali globali preoccupano il 60% degli intervistati, mentre il rischio geopolitico, come ad esempio il conflitto Russia/Ucraina, l’inflazione e la flessione dei mercati sono indicati dal 57% degli intervistati, seguiti a poca distanza dal cambiamento climatico per il 56%.

 

Focalizzandosi sul nostro Paese, gli investitori italiani risentono in maniera importante dell’inflazione galoppante, sia nel breve termine, che porta il 44% degli intervistati a ritardare i grandi acquisti, sia nel lungo termine (il 30% è fortemente preoccupato per i risparmi e per la pensione), sia per le generazioni future (il 40% è fortemente preoccupato del valore di ciò che lascerà in eredità). Tuttavia, nonostante i timori per l’inflazione, gli investitori mantengono alta la loro quota di liquidità: dal mese di maggio la consistenza media è salita dal 19% al 22%.

 

I principali ostacoli a investire di più nel mercato sono, per l’84% degli intervistati, l’instabilità geopolitica, per l’80% il rischio di recessione, per il 78% la volatilità e per il 77% l’inflazione. Anche le emozioni giocano un ruolo fondamentale: il 70% esprime incertezza riguardo a dove investire, e il 68% ha paura di fare una scelta sbagliata. Alcuni investitori comunque sono alla ricerca di opportunità nel calo del mercato: se il mercato perdesse il 10%, il 39% aumenterebbe gli investimenti, mentre il 45% manterrebbe in livelli di investimento invariati e il 16% li ridurrebbe.

 

Nonostante l’incertezza, gli investitori mantengono un forte interesse per i temi di investimento di lungo termine, come la sicurezza energetica (il 69% degli investitori), l’automazione e la robotica (il 66%) e la sicurezza alimentare (il 66%).

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