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Azionario europeo, i settori in cui investire

8/5/2022 | Redazione Advisor

Titoli energetici e bancari dovrebbero sovraperformare il mercato grazie all’aumento dei costi dei combustibili fossili, del gas e al rialzo dei tassi di interesse. Ma anche i titoli growth tornano interessanti. Il commento di GAM


Rallentamento economico ma non recessione. Sono le aspettative di Niall Gallagher, investment director european equities di GAM Investments, per quanto riguarda l’Europa. “Vi sono diversi motivi per cui pensiamo che si possa assistere a un rallentamento piuttosto che a una recessione significativa: la ripresa economica dell'Europa di quest'anno è stata molto incoraggiante; l'impulso al credito rimane positivo; la disoccupazione nell'eurozona è ai minimi storici; i salari stanno aumentando, anche se meno dell'inflazione; il bilancio dei consumatori è molto sano; i consumatori hanno molti risparmi in eccesso, poiché le persone hanno ricevuto un reddito sostitutivo durante la pandemia, ma non lo hanno speso. Grazie a tali fattori, pensiamo che, in caso di recessione, quest’ultima non sarà molto forte. Non sappiamo cosa succederà in caso di interruzione dell'approvvigionamento di gas dalla Russia e se alcune parti dell'industria tedesca subiranno delle limitazioni a causa dell'insufficienza di gas o dell'impatto che ciò potrebbe avere. Tuttavia, ci sembra che il sentiment sia molto negativo rispetto ai dati che stiamo osservando, che non suggeriscono una forte contrazione”.

 

“Uno degli aspetti che ci ha sorpreso – osserva Gallagher - è che in ogni fase di ribasso o “mercato orso” delle azioni europee, le azioni sono scambiate a valutazioni sempre più basse. Ora sono scambiate a valutazioni inferiori a quelle viste sia durante la crisi finanziaria globale sia durante la pandemia. Riteniamo che alcuni titoli possano subire un modesto calo delle aspettative sugli utili, ma non ci aspettiamo alcunché di rilevante”. 

 

Finora si è assistito ad un aumento degli utili, in particolare nel settore bancario ed energetico, in quanto il mercato ha iniziato ad imputare i costi energetici più elevati, i prezzi del gas più alti e i tassi di interesse più elevati agli utili di queste società. “A nostro avviso, è possibile che le prospettive degli utili di questi due settori creino uno slancio verso l'alto nelle stime degli utili dell'asset class nel suo complesso, che sarà contrastato da alcuni dei settori più sensibili a tale contesto economico. Nel complesso, non prevediamo un calo significativo degli utili per il prossimo anno”.

 

Per quanto riguarda il settore bancario, Gallagher rileva che al momento è scambiato con le valutazioni più basse di sempre, con titoli pari a circa cinque volte gli utili. “Riteniamo che alla fine il mercato inizierà a riconoscere queste basse valutazioni, l'aumento degli utili e il fatto che non si verificherà un calo nel merito creditizio. Riteniamo che, senza i timori della recessione, le azioni bancarie sarebbero probabilmente valutate il 40 o il 50% in più di quanto non lo siano attualmente”.

 

Allo stesso modo, l'energia è destinata a trarre beneficio. “La tesi è molto più semplice: ci aspettiamo che i prezzi del petrolio e del gas rimangano elevati. Di conseguenza, stanno generando enormi quantità di liquidità e ci aspettiamo che i prezzi più elevati del petrolio e del gas si mantengano tali nei prossimi anni”.

 

Infine Gallagher si sofferma sui titoli growth, “che hanno registrato livelli di crescita esplosivi e, in molti casi, i tassi di crescita sono aumentati tra il 2015 e il 2021 a causa di alcune tendenze strutturali, come nel caso delle società di semiconduttori o delle società di pagamento che hanno registrato una ripresa e un'accelerazione del tasso di crescita del business. La distinzione che faremmo è tra le società in cui la crescita è molto elevata e in accelerazione e quelle in cui la crescita non è rimasta costante. Le valutazioni di entrambe sono salite e riteniamo che in un caso fossero giustificate e nell'altro no. Ma quest'anno il mercato non ha fatto distinzioni: entrambe le valutazioni sono scese. Tuttavia, nel tempo, i titoli che riteniamo abbiano ottime prospettive di crescita e che hanno subito un calo sostanziale sono ora molto interessanti in relazione alle loro prospettive di crescita, mentre molte società di qualità sono tornate a scendere un po' ma, a nostro avviso, non sono particolarmente interessanti date le prospettive delle società” conclude lo strategist.

 

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