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Jackson Hole, BCE pronta alla sorpresa. Le previsioni dei gestori

8/24/2022 | Daniele Riosa

Alla vigilia del meeting che riunisce i principali banchieri centrali del mondo, mentre tutti guarderanno al discorso di Powell, la sorpresa potrebbe arrivare dai funzionari dell’Eurotower. Nelle ultime settimane, infatti, sono stati molto silenziosi


“Durante il meeting annuale di Jackson Hole che riunisce i principali banchieri centrali a livello mondiale, vengono solitamente segnalati importanti cambiamenti nella politica monetaria o nelle prospettive economiche”. John Plassard, director & investment specialist del gruppo Mirabaud, spiega che “quest'anno l’intervento di Jerome Powell si terrà in un contesto in cui gli Stati Uniti sono colpiti da un'impennata dell'inflazione e da una recessione tecnica. Le circostanze dell'incontro di quest'anno, che si terrà dal 25 al 27 agosto, sono quindi molto particolari”.

In primo luogo “il tema di quest'anno, ‘rivalutare i vincoli dell'economia e della politica’, è molto attuale. In secondo luogo, gli investitori devono capire come la Federal Reserve intenda risolvere il dilemma dell'alta inflazione da un lato e della disoccupazione estremamente bassa dall'altro. Inoltre, le aspettative degli investitori per una maggiore inflazione stanno diventando sempre meno importanti, come sembrano confermare i rendimenti dei titoli di Stato. Infine, i rischi legati alla guerra in Ucraina e alle tensioni a Taiwan sono al centro dell'attenzione di tutti i leader politici e delle autorità di politica monetaria. Di fronte ai prezzi ancora in crescita, la Fed ha annunciato mercoledì 27 luglio un nuovo forte aumento dei tassi di riferimento di 0,75 punti. Il presidente Powell ha anticipato che potrebbe essere necessario un ulteriore rialzo dei tassi ‘insolitamente alto’ nella prossima riunione della Fed di settembre. A Jackson Hole, dovrebbe dare maggiori indicazioni sulle sue intenzioni”.

Per l’esperto “mentre tutti guarderanno al discorso di Powell, la sorpresa potrebbe arrivare dai funzionari della BCE. Nelle ultime settimane, infatti, sono stati molto silenziosi. Ricordiamo che le aspettative di rialzo dei tassi per la prossima riunione della BCE sono molto alte e che sempre più spesso si chiede a Christine Lagarde di diventare ancora più falco adesso che Mario Draghi non è più alla guida del governo italiano. Inoltre, se l'Eurozona dovesse entrare in recessione prima della fine dell'anno, è probabile che la BCE possa accelerare il ritmo dei rialzi dei tassi per avere un po' di ‘munizioni’".

“Il meeting di Jackson Hole - conclude Plassard - sarà estremamente attuale quest'anno. Infatti, tra la confusione sugli obiettivi della Fed, le banche centrali devono assolutamente dare risposte agli investitori a poche settimane delle loro prossime riunioni, considerate cruciali”. 

Kevin Thozet, membro del comitato investimenti di Carmignac, sottolinea come si tratti “di un difficile gioco di equilibri per i policymaker di Jackson Hole. Powell probabilmente vuole segnalare che la Fed non ha concluso il ciclo di rialzi, ma secondo il mercato il rallentamento dell’aumento dei tassi rappresenta l'inizio di un abbandono totale del tightening. Probabilmente il messaggio di Powell sarà incentrato sul ‘slower for longer’. Tuttavia, permane il rischio che i mercati allentino ulteriormente le condizioni finanziarie, se si concentrano più sulla prima parte di tale messaggio, ovvero ‘più lentamente’, con maggiori difficoltà quando si concretizzerà la seconda, quella del ‘più a lungo’.

Per il manager “potremmo avere ulteriori dettagli sul framework entro cui opera la Federal Reserve, dopotutto, il simposio si rivolge a un pubblico accademico e affronta questioni di lungo periodo. Alla luce dell’attuale situazione economica, si potrebbe analizzare il concetto di ‘tassi neutrali’ così che il livello considerato né accomodante né restrittivo possa essere sfumato per adattarsi ai cambi nelle condizioni finanziarie o a un contesto di inflazione elevata. In effetti, il livello teorico dei tassi neutrali del 2,5% presuppone un'inflazione a lungo termine del 2%. Con un'inflazione statunitense dell'8% circa, la neutralità è probabilmente superiore al 2,5%”.

"Jackson Hole - prevede Thozet - potrebbe quindi offrire a J. Powell l’opportunità per sottolineare la compiacenza dei mercati nel fissare tassi terminali così bassi e nell'aspettarsi un cambiamento così repentino della politica monetaria e che un potenziale ciclo di inasprimento più lento (ma più lungo) non rappresenta un via libera per condizioni finanziarie più morbide. Potremmo anche avere qualche elemento in più sulla politica monetaria dell’eurozona. La prossima riunione della BCE si terrà infatti l’8 settembre e, considerando il ‘quiet period’ di sette giorni, il simposio di Jackson Hole potrebbe offrire una piattaforma pubblica per preparare ulteriormente il mercato al secondo (atteso) rialzo in 10 anni (che si prevede sarà di 50bps a settembre)”.

Secondo Morgane Delledonne, head of investment strategy Europa di Global X “i mercati si aspettano una dichiarazione più aggressiva da parte di Jerome Powell questo venerdì, come si evince dal sell-off azionario all'inizio di questa settimana, un dollaro USA più forte e il rendimento del Treasury USA a 10 anni in aumento. Tuttavia, il PMI è risultato molto più debole del previsto e ha trasformato il sentiment del mercato, con il dollar index in netto calo. I forti consumi personali del secondo trimestre e l'aumento dell'inflazione core danno motivo alla Fed di rimanere aggressiva nel breve termine. Credo che i mercati abbiano previsto prematuramente un pivot accomodante, ma forse non di molto, ed è improbabile che la Fed estenda il suo ciclo di inasprimento oltre la prossima primavera. Il dollaro USA ha poco spazio per apprezzarsi ulteriormente rispetto all'euro e alla sterlina, poiché mi aspetto che la BoE e la BCE mantengano i loro percorsi di rialzo con l'inflazione principale e core che spingono al rialzo e dato il deterioramento dei dati economici statunitensi”.

Poiché la Fed dipende dai dati, Delledonne si aspetta che “Powell avrà un approccio moderatamente da falco nel suo discorso di venerdì. Gli investitori guarderanno ai prossimi dati sull'inflazione del 13 settembre come input chiave per prevedere l'entità del prossimo aumento della Fed”.

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