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Investimenti, settembre è un mese “pericoloso”

9/9/2022 | Redazione Advisor

Greg Meier (Allianz GI): “Dal 1945 infatti la performance media dell’S&P500 nel nono mese dell’anno è stata del -0,56% (a fronte di guadagni medi dello 0,70% negli altri mesi)”


Settembre può essere un bel periodo dell’anno poiché con il cambio di stagione l’aria diventa frizzante, le temperature si abbassano e gli alberi si tingono dei colori autunnali. Greg Meier, director, senior economist, global economics & strategy, di Allianz Global Investors, spiega però che “per gli investitori, tuttavia, settembre ha una reputazione un po’ diversa: dal 1945 infatti la performance media dell’S&P500 in settembre è stata del -0,56% (a fronte di guadagni medi dello 0,70% negli altri mesi). Di solito le operazioni basate su trend a breve sono appannaggio degli investitori professionali, ma è importante che tutti siano consapevoli dell’impatto degli effetti stagionali sui mercati”.

Per il gestore “la settimana prossima a dominare il calendario economico saranno alcuni dati di particolare rilevanza. In primis il CPI USA di agosto, che sarà pubblicato martedì. Secondo le stime di consensus la flessione dei prezzi della benzina ha comportato un incoraggiante rallentamento dello 0,1% della crescita mensile dell’inflazione complessiva. D’altro canto, si prevede un tasso core ancora eccessivamente elevato al +0,3% e gli effetti stagionali potrebbero dare luogo a una nuova riaccelerazione dell’inflazione core e complessiva annua. Negli Stati Uniti verranno resi noti altri dati rilevanti, tra cui i prezzi di produzione (mercoledì), le vendite al dettaglio (giovedì) e le attese di inflazione dei prezzi al consumo dell’Università del Michigan (venerdì)”.

Quanto all’Europa, “il principale evento macroeconomico della settimana è la decisione sulla politica monetaria della Bank of England, attesa giovedì. Conosceremo inoltre dati degni di nota quali l’indicatore ZEW del sentiment economico in Germania (martedì), la produzione industriale (mercoledì) e la bilancia commerciale (giovedì) dell’Eurozona. In riferimento all’Asia, a catalizzare l’attenzione degli investitori saranno i dati sulla solidità dell’economia nipponica, tra cui produzione industriale, ordini di macchinari, vendite al dettaglio e scambi internazionali (martedì e mercoledì). Alla luce della recente reintroduzione dei lockdown anti Covid in Cina, giovedì occorrerà monitorare le immobilizzazioni, la produzione industriale e le vendite al dettaglio nel Paese”.

Per ciò che concerne il quadro tecnico, “siamo entrati in un periodo caratterizzato da effetti stagionali meno favorevoli, come dimostra l’esaurimento del rally estivo dei mercati azionari. Sotto il profilo tecnico, l’inversione di rotta sui mercati ha cancellato quasi la metà dei guadagni di giugno e luglio. Di conseguenza, le condizioni di ipervenduto a breve potrebbero creare un contesto favorevole a una momentanea ripresa. Il posizionamento degli investitori istituzionali è migliorato, anche se a quanto pare l’attività di copertura delle posizioni lunghe tramite opzioni è ancora in corso”.

“Dopo il balzo dell’estate, sui mercati delle commodity fisiche si è assistito a un consolidamento. Se i prezzi si indeboliranno ancora, potrebbero emergere rinnovati timori circa la solidità della domanda globale e la prospettiva di una recessione. Come si suol dire, ‘per i prezzi elevati non c’è cura più efficace dei prezzi elevati’”, conclude Meier

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