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Azionario, ci aspetta una prolungata volatilità

9/30/2022 | Redazione Advisor

Secondo gli esperti di Eurizon, “in ottica prospettica, la buona notizia è che l’inflazione sta iniziando a scendere”


“I tassi governativi sono in rialzo su tutte le scadenze, soprattutto su quelle brevi, in un contesto di inflazione ancora elevata, crescita resistente e azioni aggressive delle Banche Centrali”. E’ quanto si legge nella view d’investimento di Eurizon The globe.

“I futures sui Fed Funds - constatano gli esperti - vedono i tassi, ora al 3%, segnare un picco in area 4,7% nella primavera del prossimo anno, per poi ridiscendere. Percorso simile per i tassi BCE, ora all’1,25% e previsti oltre il 3% a metà del prossimo anno. Sono aspettative che anticipano un calo dell’inflazione e della crescita, tra fine 2022 e primi i mesi del 2023. Sarebbe una moderazione benvenuta, ma fino a quando non si avranno evidenze chiare in questo senso, le Banche Centrali non saranno disposte a rallentare l’azione restrittiva. Da notare però, in senso positivo, che il prezzo del petrolio sta scendendo in modo stabile da giugno e recentemente è sceso anche il prezzo del gas natural”.

“Le elezioni italiane - rilevano gli analisti - hanno prodotto un risultato in linea con le attese pre-voto. Lo spread, che era già salito nei mesi scorsi a causa del cambio di atteggiamento della BCE, non ha registrato ulteriori tensioni né prima né dopo il voto grazie a una campagna elettorale a basso grado di euroscetticismo”. In Cina “l’economia sta riaccelerando dopo la brusca frenata causata dai lockdown nel secondo trimestre e sta crescendo l’attesa per il Congresso del Partito Comunista il 16 ottobre”.

Passando alla view d’investimento, “lo scenario di riferimento prevede ulteriori rialzi dei tassi da parte delle Banche Centrali, in attesa di più evidenti segnali di allentamento dell’inflazione. Con il proseguimento della restrizione monetaria continuerà la revisione al ribasso delle prospettive di crescita economica. In tale contesto, i tassi a media e lunga scadenza dovrebbero stabilizzarsi all’aumentare dei timori di rallentamento. L’incertezza sulla tenuta del ciclo dovrebbe, però, prolungare la volatilità dei mercati azionari”.

Gli economisti vedono “tassi governativi in rialzo a segnare nuovi massimi per l’anno. Curva fortemente invertita negli USA e piatta in Germania. Azioni in ridiscesa ai minimi toccati a giugno. Spread stabili, a livelli elevati, per la periferia di Eurozona e per il credito (Investment Grade, High Yield, Mercati Emergenti). Dollaro forte contro tutte le valute, a 0,98 contro euro”.

“In ottica prospettica - concludono i manager di Eurizon - la buona notizia è che l’inflazione sta iniziando a scendere. La cattiva notizia è che il calo non è per ora sufficiente affinché le Banche Centrali possano dichiarare vinta la lotta ai prezzi”.

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