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Gestore della settimana: Tematici dove trovare valore ed opportunità

10/3/2022 | Marcella Persola

La crescita offerta dai trend secolari e supportati da solidi driver nel medio periodo non è messa in discussione dal contesto attuale. Ne è convinta Giulia Culot fund manager di Sycomore AM, parte dell’ecosistema Generali Investments.


Gli investimenti tematici non sono stati immuni alla debolezza del mercato azionario europeo da inizio anno. Tuttavia, la crescita offerta dai trend secolari e supportati da solidi driver nel medio periodo non è messa in discussione dal contesto attuale. Un esempio è l’invecchiamento della popolazione, con la costante crescita della popolazione senior a livello globale e la necessità da parte delle aziende di offrire soluzioni e servizi pensati per un mondo che invecchia. Ne parliamo con Giulia Culot (nella foto), fund manager del comparto GIS SRI Ageing Population presso Sycomore AM, parte dell’ecosistema Generali Investments.

 

L’investimento tematico può rappresentare una risposta all’attuale scenario di forte incertezza?
Sì, le nostre società si evolvono al ritmo di trasformazioni strutturali che modificano intere aree dell’economia e rivoluzionano alcuni aspetti del nostro quotidiano e del quotidiano delle imprese e delle nostre istituzioni: profondi cambiamenti di ordine demografico, tecnologico, ambientale, sociale, alcuni già evidenti, altri che è necessario saper prevedere. L’investimento tematico si affranca dalle tradizionali regole di gestione per creare soluzioni d’investimento trasversali, puntando ad identificare i vincitori di domani, a riconoscere le innovazioni più promettenti e identificare i modelli economici ben posizionati per rispondere a esigenze che sembrano destinate a perdurare.

 

I mercati azionari hanno registrato da inizio anno forti correzioni e ribassi: l’investimento tematico come si posiziona?
Veniamo da una lunga fase, oltre un decennio, di tassi bassi e multipli in costante espansione. L’inflazione, le azioni delle banche centrali di rialzo dei tassi d’interesse ed il contesto d’incertezza economica e geopolitica che hanno contraddistinto il 2022 hanno chiaramente penalizzato i mercati finanziari. Sul mercato azionario, i multipli valutativi hanno visto una correzione importante, mentre l’impatto del rallentamento economico si inizia solo ora a vedere sulle stime degli utili. In questo contesto, il segmento delle società di “crescita”, al centro del nostro approccio, é stato penalizzato in particolar modo dalla ripresa dei tassi d’interesse. Il che crea delle opportunità di acquisto su titoli dal potenziale di medio/lungo periodo promettente.

 

Cosa rende l’invecchiamento della popolazione tra i trend più promettenti?
Sono vari i fattori che supportano la solidità di questa tendenza. Innanzitutto, è un trend “visibile”, comprovato da dati e analisi che proiettano la sua evoluzione nei prossimi decenni. Sappiamo già, per esempio, che i senior crescono ad un tasso 3 volte superiore rispetto alla popolazione complessiva. Inoltre, gli over 60 dispongono di maggiori e più stabili ricchezze rispetto alle fasce più giovani, quindi sono meno sensibili al deterioramento del ciclo economico, essendo meno dipendenti dal mercato del lavoro. Vi è poi la crescente affermazione di esigenze e preferenze specifiche per i senior, in campi come la salute, la previdenza o i consumi. Questo pone significativi margini di crescita per le aziende che offrono prodotti, servizi e tecnologie adatti a far fronte ad un mondo che invecchia.

 

Alla luce di tali opportunità, quali settori potranno maggiormente beneficiarne?
Vi sono opportunità trasversali a molteplici settori. Assicurazioni vita o previdenza potrebbero per esempio trarre vantaggio dalla maggiore ricchezza a disposizione della fascia di popolazione più anziana e dal bisogno per le nuove generazioni di accumulare una patrimonio per gli anni della vecchiaia. Sotto il profilo della salute e dell’invecchiare bene, la gestione delle malattie croniche è un tema cruciale, che necessita di soluzioni specifiche. Gli anziani inoltre consumano in modo diverso rispetto a resto della popolazione, in particolare per quanto riguarda attività ricreative, assistenza, a domicilio e servizi di supporto.

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