Tempo di lettura: 5min

BCE, i gestori sono sicuri: aumento di 75 punti base

10/26/2022 | Daniele Riosa

Cresce l’attesa per la riunione della Banca centrale europea di giovedì. In vista del prossimo meeting di dicembre potrebbe esserci ulteriore rialzo di 50 pb che porterebbe il tasso di riferimento al 2%


Cresce l’attesa per la riunione della BCE di giovedì. Mabrouk Chetouane, global head of market strategy di Natixis Investment Managers, spiega che “ci sono pochi dubbi sul fatto che la BCE effettuerà un rialzo di 75 punti base nella riunione di giovedì. Le pressioni inflazionistiche si stanno ampliando a tutta l'economia europea e le aspettative di un aumento dei prezzi si sono radicate nei processi decisionali degli operatori economici. Sebbene il contesto macroeconomico altamente volatile giustifichi un modello in cui la Banca centrale proceda di riunione in riunione, la BCE dovrà rendere più chiara la propria tabella di Marcia”.

“Nel 2023 - prevede il manager - la BCE dovrà optare tra il mantenimento della stabilità finanziaria e la lotta all'inflazione in un contesto ad alto rischio, soprattutto in termini di crescita economica. L'esercizio si preannuncia delicato. Tuttavia, continuiamo a ritenere che la BCE dovrà aumentare il tasso di rifinanziamento principale al 3,0% entro la fine dell'anno, poiché un livello inferiore è credibile dinanzi alle attuali dinamiche inflazionistiche. Per raggiungere l'obiettivo di stabilità dei prezzi senza mettere a rischio la stabilità finanziaria, la BCE dovrebbe rinviare temporaneamente l'adeguamento delle dimensioni del proprio bilancio”.

“Qualsiasi programma di restringimento quantitativo - conclude Chetouane - dovrà attendere il primo trimestre del 2023, quando la maggior parte degli aggiustamenti dei tassi di interesse sarà ormai alle spalle. In questo contesto, il rischio principale è che i mercati sottovalutino la determinazione della BCE ad aumentare i tassi di policy a tali livelli a causa del delicato contesto economico”.

Secondo Konstantin Veit, portfolio manager di PIMCO, “le pressioni inflazionistiche rimangono elevate e il Consiglio direttivo mira a portare rapidamente i tassi di riferimento in territorio neutrale. Riteniamo che la BCE aumenterà i tassi di riferimento di altri 75 punti base nella riunione di ottobre. Ci aspettiamo un ulteriore rialzo di 50 punti base a dicembre, che porterebbe il tasso di riferimento al 2% e verso la fascia alta della maggior parte delle stime di una configurazione neutrale dei tassi di riferimento per l'area euro. Riteniamo che il Consiglio direttivo chiarirà che un'impostazione neutrale della politica potrebbe non essere appropriata in tutte le condizioni e ci aspettiamo una transizione verso incrementi di 25 punti base l'anno prossimo, quando il ciclo di rialzo passerà dalla normalizzazione all'inasprimento della politica”.

“La BCE - chiosa Veit - antepone la lotta all'inflazione alle preoccupazioni per la crescita, la conformazione macroeconomica rimane complessa e i rischi politici elevate”.

Martin Wolburg, senior economist di Generali Investments, spiega che "la motivazione alla base di un ulteriore inasprimento delle politiche rimane invariata: con l'inflazione intorno al 10% su base annua ed un’elevata e generalizzata pressione sui prezzi in arrivo, mentre le aspettative di inflazione rimangono costantemente al di sopra del 2%, sarà necessario un ulteriore deciso intervento. I membri del Consiglio Direttivo continuano a sottolineare la necessità di tassi di policy più elevati. Prevediamo quindi che la BCE opterà per un altro consistente aumento dei tassi per 75 bps nella riunione del 27 ottobre e, allo stesso tempo, la Presidente Lagarde chiarirà che ulteriori rialzi sono in arrivo".

"Un tema chiave - prevede Wolburg - saranno gli indizi relativi alla riduzione del bilancio nell’ambito di una riduzione del programma di acquisto di asset. Inoltre, con l'inflazione che probabilmente sta raggiungendo il picco ora (settembre/ottobre) e l'area dell'euro già in recessione, la motivazione per ulteriori rialzi jumbo perde alcune basi. Nel complesso, la BCE sottolineerà nuovamente la dipendenza dai dati rimanendo in modalità restrittiva e a dicembre effettuerà una valutazione politica più approfondita quando aggiornerà le sue proiezioni macro".

Gero Jung, chief economist di Mirabaud AM, si aspetta che "nella riunione del Consiglio direttivo di giovedì la BCE annunci due decisioni importanti. Da un lato, il tasso di policy principale - Refi - salirà di 75 punti base al 2%, così come i tassi sui depositi e sulle operazioni marginali. Questa decisione è pienamente prevista dagli analisti. In secondo luogo, è probabile che vengano annunciati cambiamenti nel finanziamento delle banche, attraverso il TLTRO. Ci aspettiamo che il tasso di prestito sia fissato pari al tasso di deposito. Queste decisioni sono relativamente poco controverse. È importante notare che i commenti della Lagarde della BCE sulle azioni future, tra cui il tasso neutrale e il tasso terminale, saranno oggetto di attenzione. Ci aspettiamo che la presidente della BCE enfatizzi l'approccio 'riunione per riunione' e che difficilmente invii segnali politici forti sulle azioni future. Ci aspettiamo che la BCE sia più prudente dopo la riunione del 27 ottobre, poiché entreranno in vigore i massimali per i prezzi al dettaglio e l'attività economica è in netto rallentamento".

Franck Dixmier, global cio fixed income di Allianz Global Investors, constata che "la valutazione della BCE sul contesto dovrebbe rimanere invariata: essendo in ritardo rispetto al movimento del mercato (“dietro la curva”), deve continuare ad agire velocemente e con decisione. Le previsioni dicono che annuncerà un aumento dei tassi di 75 punti base. Questa mossa è ampiamente attesa dai mercati e non dovrebbe rappresentare una sorpresa. Sarà interessante sentire ciò che la Presidente Christine Lagarde avrà da dire riguardo alla riduzione del bilancio della banca centrale. Infatti, la riunione dei governatori dovrebbe essere un’occasione per iniziare a discutere di Quantitative Tightening (QT). La Lagarde dovrebbe ribadire che il QT inizierà solo dopo la fine del ciclo di rialzo dei tassi, senza fornire dettagli sulla tempistica. Questo approccio non è però condiviso da tutti: ad esempio, il Presidente della Bundesbank Joachim Nagel ha già espresso il desiderio di ridurre il bilancio il prima possibile. I mercati seguiranno con interesse la discussione".

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?