Tempo di lettura: 3min

Europa, il pessimismo ha raggiunto il picco?

10/26/2022 | Redazione Advisor

Sul lungo termine, l’accelerazione della transizione green porta opportunità per gli investitori nelle società e nei materiali coinvolti nella filiera dell’energia pulita


Ci sono buone ragioni per credere che il picco di pessimismo sull’Europa sia alle spalle, nonostante permangano delle importanti sfide macroeconomiche. Ne è convinta Morgane Delledonne, head of investiment strategy Europa di Global X. “Un motivo per cui gli investitori potrebbero essere leggermente più ottimisti è la velocità a cui sta procedendo la transizione energetica - spiega la strategist - con la dipendenza europea dal gas russo ora pari a circa il 9%, in calo rispetto al 40% prima dell'invasione dell'Ucraina. Le riserve di gas sono ormai vicine al mandato della Commissione di mantenere le riserve al 90%, anche se la maggior parte dei Paesi europei deve ancora risparmiare una quota significativa del proprio consumo di gas per rispettare gli obiettivi”.

 

Sull’energia sembrano probabili ulteriori misure comuni, tra cui un tetto al prezzo del gas naturale. “Se attuata a livello europeo - prosegue Delledonne - questa misura sovvenzionerebbe parzialmente il consumo di energia, alleggerendo il peso per i consumatori e le imprese. L’esatta modalità del price cap rimane poco chiara, anche riguardo l'eventualità che vengano toccati i profitti delle aziende produttrici di energia fossile. Inoltre, sono attesi cambiamenti nel sistema di formazione del prezzo, con il disaccoppiamento del gas naturale da altre fonti di energia, tra cui il GNL, l'eolico, il solare e il nucleare”.

 

Tuttavia, secondo la strategist è improbabile che l'UE modifichi drasticamente il meccanismo del mercato energetico europeo, in cui è la fonte energetica più costosa a dettare il prezzo del chilowattora. “Secondo questo modello, i produttori di elettricità a basso costo, come le fonti rinnovabili, vendono la loro elettricità al prezzo più alto, che spesso è quello del gas. Questo modello è positivo per i produttori di energia rinnovabile perché può portare a margini elevati: il margine di profitto netto per i produttori green europei è attualmente dell'11,6%, contro il 7,4% del resto del mondo”.

 

“La cosa importante, per gli investitori, è che l'Europa non tornerà più al mix energetico del 2021” chiarisce Delledonne. “L'accelerazione verso la sicurezza energetica e la decarbonizzazione ha stimolato numerose iniziative, in particolare REPowerEU: il piano prevede una rapida implementazione di progetti di energia solare ed eolica combinati con lo sviluppo di idrogeno green, allo scopo di ridurre l’uso di combustibili fossili. La Commissione stima che entro il 2030 dovranno essere installati 780 GW di energia solare e 510 GW di energia eolica in tutta la regione. Nell'ambito del Recovery Fund, l'UE ha annunciato un investimento di 300 miliardi di euro nelle energie rinnovabili e nelle tecnologie pulite, nonché nell'elettrificazione delle infrastrutture e dei trasporti”.

 

“L’urgenza attuale richiede anche nuove fonti di bilanciamento della rete, attualmente fornite principalmente da combustibili fossili, idroelettrico e nucleare” aggiunge la strategist. “Altri progetti su larga scala includono studi sulla geotermia e sulla fusione nucleare; inoltre, l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha proposto un programma di ricerca per sviluppare centrali solari commerciali nello spazio. Si prevede che nel 2050 l'energia solare sarà la principale fonte energetica dell'UE, con una quota del 40% nel mix energetico”.

 

Per tutte le ragioni elencate, secondo la strategist sono interessanti le società che producono o gestiscono “componenti per le energie rinnovabili come pannelli solari, turbine eoliche, componenti nucleari e idrogeno, viste le ottime prospettive della domanda. Anche materie prime come il nichel, il cobalto e il rame presentano opportunità a lungo termine. Più nell’immediato, l'uranio potrebbe beneficiare della rinnovata attenzione all'energia nucleare”.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?