Il gestore della settimana: “Opportunità nell'high yield”

Victoire Dubrujeaud, credit fund manager di la Française, spiega che “il ritmo dei rialzi dei tassi dovrebbe rallentare gradualmente creando buone prospettive in alcuni segmenti di questo settore”
28/11/2022 | Daniele Riosa

“Il ritmo dei rialzi dei tassi dovrebbe rallentare gradualmente, creando opportunità in alcuni segmenti del mercato high yield. Inoltre, gli emittenti di questo settore hanno fondamentali migliori rispetto al passato”. Questa è la previsione di Victoire Dubrujeaud, credit fund manager di La Française. Le valutazioni? “Convincenti”.

Qual è la situazione del segmento high yield nel contesto attuale?
“In un contesto di aumento dell'inflazione, di tensioni geopolitiche, di calo della crescita e di inasprimento della politica monetaria, i mercati finanziari sono stati colpiti duramente. Tuttavia, nel mercato del credito si distingue una classe di attività, il credito high yield, che a nostro avviso è stato meno colpito rispetto ad altri segmenti del reddito fisso, dato che le obbligazioni high yield sono meno sensibili alle fluttuazioni dei tassi di interesse. Anche la dispersione dei rating è stata molto limitata a causa dell'insolita correlazione tra l'aumento dei tassi e l'ampliamento degli spread. I premi di rischio high yield sono ora scambiati al di sopra delle loro medie storiche. In prospettiva, riteniamo che gli spread rimarranno volatili, dato che stiamo entrando in una fase di rallentamento economico globale. Tuttavia, il ritmo dei rialzi dei tassi dovrebbe rallentare gradualmente, creando opportunità in alcuni segmenti del mercato high yield. Inoltre, gli emittenti high yield hanno fondamentali migliori rispetto al passato: hanno approfittato del contesto di tassi d'interesse bassi degli ultimi anni per rifinanziare e allungare la scadenza media del loro debito e hanno adottato un approccio più prudente. Per questo motivo riteniamo che i tassi di default degli high yield aumenteranno solo moderatamente, soprattutto nei Paesi sviluppati”.

Le valutazioni sono convincenti?
“Riteniamo di sì. Basti pensare che rendimenti medi dell'8% sulle obbligazioni BB a 5-7 anni in Europa, è uno dei livelli più alti osservati negli ultimi 10 anni. E con prezzi medi vicini all'85% del valore nominale delle obbligazioni high yields, i fondi fixed maturity potrebbero a nostro avviso beneficiare del crescente effetto ‘pull to par’ e della minore sensibilità alle fluttuazioni dei tassi d'interesse”.

Esiste un rischio di rimborso anticipato in un contesto di tassi in aumento?
“In realtà, l'attuale contesto di rialzo dei tassi potrebbe rappresentare un'opportunità per le strategie di investimento a scadenza fissa, poiché i rimborsi anticipati, o ‘call’, che in passato costituivano un fattore di rischio significativo, oggi appaiono meno rilevanti. Il 75% dell'universo high yield è costituito da obbligazioni che prevedono un'opzione di rimborso anticipato che può essere esercitata a discrezione dell'emittente. In genere gli emittenti scelgono l'opzione call se possono rifinanziarsi a un tasso inferiore. Tuttavia, con l'aumento dei tassi d'interesse, riteniamo che i fondi target maturity soffriranno meno dei rimborsi anticipati”.

E un rischio di duration?
“I fondi di debito a scadenza fissa hanno un determinato orizzonte di investimento: il portafoglio è costituito da un paniere di obbligazioni la cui scadenza finale è inferiore o uguale alla scadenza del fondo. Pertanto, man mano che il fondo si avvicina alla scadenza, il rischio di duration diminuisce meccanicamente, rendendo i fondi più immuni alle fluttuazioni dei tassi d'interesse”.

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