Tempo di lettura: 3min

Tre temi fondamentali per il 2023: l'outlook di BlackRock

12/15/2022

“Ci troviamo in un nuovo regime di maggiore volatilità sia economica che dei mercati finanziari: riteniamo che gli investitori dovranno adattare le loro strategie d’investimento a questo nuovo contesto” spiega Bruno Rovelli (BlackRock Italia).


Bruno Rovelli, Chief Investment Strategist di BlackRock Italia, ha delineato, nel corso della conferenza “BlackRock Outlook 2023” lo scenario per il nuovo anno.

“Ci troviamo in un nuovo regime di maggiore volatilità sia economica che dei mercati finanziari: non pensiamo che questo regime sia destinato a cambiare e riteniamo che gli investitori dovranno adattare le loro strategie d’investimento a questo nuovo contesto”.

 

Lo scenario di investimento per il 2023 presenta tre temi fondamentali. Eccoli in dettaglio.

 

Valutare il danno. Ovvero gli impatti negativi sul ciclo economico del restringimento monetario del 2022. “Riteniamo che una recessione sia certa in Europa e molto probabile negli Stati Uniti” spiega Rovelli. “Non vediamo questo scenario ancora riflesso nei prezzi dei mercati azionari e pensiamo che solo quando la realtà della recessione sarà evidente le banche centrali fermeranno il ciclo di restringimento monetario”.

Il consensus sugli utili segna ancora un +4% in Europa, decisamente troppo ottimista, e questo induce a rimanere cauti sull’azionario europeo.

 

Ripensare gli investimenti nell’obbligazionario. “In passato, all’arrivo della recessione, gli investitori accumulavano obbligazioni a lungo termine in attesa di un aggressivo ciclo di allentamento monetario da parte delle banche centrali” ricorda il Chief Investment Strategist di BlackRock Italia. “Questa volta le banche centrali potrebbero non seguire il copione storico, rendendo meno attraente scommettere su futuri ribassi dei tassi d’interesse”.

Gli investitori, a lungo obbligati a investire in asset rischiosi per ottenere rendimenti, ora possono tornare a puntare sui rendimenti dei governativi: quelli Usa a due anni sono sopra il 4,5%, in Germania al 2%. Allo stesso tempo, i titoli di Stato a lungo termine non offrono alcun premio nell'area zona euro e addirittura un premio negativo negli Stati Uniti rispetto alle scadenze più brevi.

Con una recessione alle porte, il manuale suggerirebbe di caricarsi di titoli di Stato a lungo termine, dato che le banche centrali avrebbero allentato in modo aggressivo e la correlazione tra obbligazioni e azioni diventa profondamente negativa. Questa volta non funzionerà, perché la BCE continuerà probabilmente a inasprire la politica anche dopo che la recessione è già iniziata.

 

Convivere con l'inflazione. “L'invecchiamento della forza lavoro, la frammentazione geopolitica e la transizione verso un mondo a zero emissioni: sono i tre fattori di lungo termine che manterranno l'inflazione più alta rispetto ai livelli pre-pandemici, anche se l’inflazione diminuirà sicuramente nel corso del 2023” spiega Rovelli. 

Nel reddito fisso, viene aumentato il sovrappeso di titoli europei (e statunitensi) investment grade. Gli spread si sono si sono ampliati nel corso del 2022, riflettendo una combinazione di crescita più lenta, inflazione più alta e politiche più restrittive. Sebbene sia probabile che la crescita si indebolirà ulteriormente, l'attuale livello di spread offre un cuscinetto sufficiente contro l'imminente recessione.

Il rischio maggiore per la posizione lunga sul credito investment-grade è una recrudescenza dei rischi di frammentazione dell'area dell'euro. Il nuovo governo italiano sta perseguendo un atteggiamento fiscale relativamente conservativo e non ci si aspetta che la BCE adotti una politica più restrittiva di quanto atteso dal mercato.

Tuttavia, si tratta di un equilibrio fragile. Più a lungo persiste lo shock energetico e la politica della BCE, più alto sarà il rischio di frammentazione tra Paesi con livelli di debito pubblico molto diversi.

Vengono sottopesati i titoli di Stato dell'area euro (sia core sia periferia) e si resta corti sui titoli di Stato statunitensi. In Europa, c’è una preferenza relativa per i titoli di Stato svizzeri, dove si rileva pressione al rialzo sui rendimenti, contenuta da un'inflazione relativamente moderata, sostenuta dal franco forte. La Banca nazionale svizzera non dovrà probabilmente alzare i tassi quanto la BCE.

 

“Riteniamo che il copione seguito dagli investitori in periodi analoghi del passato potrebbe non funzionare nell’affrontare la prossima recessione: ci aspettiamo mercati che continueranno a rimanere volatili, riflettendo scenari mutevoli sul ciclo economico, inflazione e politica monetaria. In questo contesto, correzioni più frequenti ai portafogli di investimento potrebbero essere necessarie” conclude il Chief Investment Strategist BlackRock Italia.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?