Spectrum Markets, il mercato paneuropeo per i certificati, ha pubblicato i dati SERIX, il sentiment degli investitori individuali europei, riferiti al mese di dicembre, dai quali emerge un rimbalzo di fine anno del sentiment su tutti gli indici azionari europei e statunitensi. Il valore SERIX indica il sentiment degli investitori individuali, su una scala dove un numero maggiore di 100 segna un sentiment rialzista, mentre un numero inferiore a 100 indica un sentiment ribassista.

“In genere, l’attività rialzista si concentra nel mese di ottobre, quando gli investitori attendono che i mercati riprendano slancio dopo il periodo estivo, spesso più tranquillo; quest’anno, però, tale attività è stata registrata nel mese di dicembre. Ciò potrebbe essere dovuto alla crisi globale e alla volatilità dei mercati, per cui molti investitori si sentono insicuri ed entrano nel mercato un po’ più tardi del solito” spiega Michael Hall, responsabile della distribuzione di Spectrum Markets. “A poche settimane dalla fine dell’anno, molte proiezioni avevano previsto un rally in vista del Natale e anche alcuni dati economici di inizio dicembre sono risultati migliori del previsto. Nonostante il persistere di un’inflazione elevata in Europa e negli Stati Uniti, le aspettative sugli utili societari sono rimaste stabili, inducendo alcuni operatori a sperare che l’imminente recessione possa essere più lieve di quanto si pensasse inizialmente”, sostiene Hall.

Questa combinazione di fattori ha probabilmente contribuito all’esposizione rialzista che gli investitori individuali hanno assunto nel mese di dicembre nei confronti degli indici azionari, benché vi siano state anche alcune prese di profitto su operazioni short, dal momento che gli investitori hanno beneficiato delle oscillazioni dei prezzi al ribasso durante il mese. A dicembre 2022, sono stati negoziati su Spectrum 116 milioni di certificati, con il 36% degli scambi avvenuti al di fuori dell’orario tradizionale (cioè tra le 17:30 e le 9:00 CET).

L’80,5% dei certificati scambiati sono stati sugli indici, il 7% sulle materie prime, il 10,8% sulle coppie di valute, l’1,6% sulle singole azioni e lo 0,1% sulle criptovalute; i tre principali mercati sottostanti scambiati sono stati il DAX 40 (24,4%), l’S&P 500 (20%) e il NASDAQ 100 (16,4%). Osservando i dati SERIX per i tre principali sottostanti, il sentiment sul DAX 40 è passato da territorio ribassista a neutrale, salendo da 96 a 100. Quello sull’S&P 500 è entrato in area rialzista, passando da 98 a 103. Anche il NASDAQ 100 ha registrato una svolta analoga, passando da un livello neutrale di 100 a un punteggio rialzista di 103.