Tempo di lettura: 2min

UBS AM: occhi puntati sul reddito fisso

1/18/2023 | Marcella Persola

Nel corso della presentazione odierna Teresa Gioffreda, executive director e head of GWM client coverage della società, ha indicato dove vi rivolgono le preferenze della società elvetica


Un altro anno volatile per le azioni, e un ritorno sulla scena del fixed income. Si riassume in questi due highlights la previsioni di UBS AM presentate quest’oggi nel corso di una conferenza stampa da Teresa Gioffreda, executive director e head of GWM client coverage Italy della casa di gestione svizzera.

 

L’esperta ha evidenziato come il 2022 sia stato un anno sfidante per gli investitori con l’inflazione elevata, tassi in interesse in crescita, mercati azionari e obbligazionari con un andamento correlato, mai accaduto nella storia degli investimenti. Sono poche di fatto le asset class che nell’anno appena conclusosi hanno registrato performance positive, come le strategie alternative, il dollaro e le materie prime. Ma guardando oltre cosa aspettarsi dal 2023?

 

Per Gioffreda la volatilità rimarrà un fattore rilevante sui mercati, visto che è ancora prematuro considerare un cambiamento da parte delle banche centrali, soprattutto in USA dove nonostante ci siano dei segnali positivi inflazione in calo e mercato del lavoro stabile la FED continua ad essere hawkish perché nella loro visione c’è ancora bisogno di tenere a bada l’inflazione. I consumi in USA sono sostenuti, anche il reddito disponibile è maggiore dopo che i prezzi dell’energia hanno raggiunto il loro picco e ora hanno iniziato ad abbassarsi. Tale notizia – per l’executive director di UBS AM – è positiva anche per l’Eurozona dove la componente energia ha contributo in modo sostanziale all’aumento dell’inflazione. Indubbiamente i prezzi dell’energia più contenuti, un migliore approvvigionamento e un inverno più mite influiscono sullo scenario e le prospettive dell’Eurozona, seppure la BCE sia ancora concentrata sull’inflazione e i mercati si preparano a una recessione.

Per quanto riguarda la Cina l’esperta ritiene che stiamo assistendo a un’inversione di tendenza delle decisioni delle autorità cinesi, con una riapertura rispetto alla politica zero Covid del passato.

Guardando dal punto di vista delle strategie di investimento per i consulenti finanziari si prospetta un anno ancora difficile da spiegare agli investitori. Per l’esperta di UBS AM la maggiore flessibilità del portafoglio, così come l’asimmetria dei rendimenti potrà giocare a favore degli investitori. Migliorano infatti le prospettive del mercato obbligazionario che può arrivare a rendere il 2% senza allungare la duration. Sul fronte del credito pollice in su per il credito investment grade USA a breve termine che ha valutazioni più interessanti rispetto alle azioni globali. Sul fronte equity le azioni USA sono molto più care (+15% circa) rispetto a quelle globali. L’incertezza che domina sul clima europeo fa assumere una posizione neutrale ad UBS sull’equity europeo. Invece pollice in su sui mercati emergenti che sono più economici in termini assoluti. Sul fronte valutario invece il dollaro secondo UBS AM si ridimensionerà e per chi volesse avere delle coperture meglio preferire lo yen giapponese (come bene rifugio).

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?