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1/26/2023 | Redazione Advisor
“Date le pressioni inflazionistiche globali e nazionali, non sembra sostenibile che la BOJ mantenga il controllo della curva dei rendimenti per un periodo di tempo prolungato, ma la decisione di mantenere invariata la politica monetaria riflette il forte desiderio di un’uscita in modo controllato”. Eva Sun-Wai, fund manager del team public fixed interest di M&G Investments, sottolinea che “non sorprende che la BOJ per il momento abbia deciso di non intervenire, poiché anche l'allargamento della banda di oscillazione ha rappresentato un netto cambiamento di mercato alla fine dello scorso anno, dopo decenni di politica monetaria ultra-accomodante”.
“La BOJ - prevede la manager - dovrà cedere alla fine sul tetto massimo del benchmark a 10 anni allo 0,5%, poiché non è coerente con l'attuale panorama economico e politico. Dovrà inoltre continuare a difendere il controllo della curva dei rendimenti acquistando più titoli di Stato, il volume di questi acquisti sembra insostenibile, ma il governatore della BOJ, Haruhiko Kuroda, ha dichiarato di non vedere rischi particolari dall'acquisto di obbligazioni e ha rifiutato di escludere tassi negativi sulle operazioni di finanziamento (essenzialmente pagando le banche perché acquistino il debito giapponese)”.
“Forse è da considerare anche che Haruhiko Kuroda non voglia apportare ulteriori modifiche alle politiche prima della scadenza del suo mandato; sarà da vedere se il nuovo governatore si dedicherà esclusivamente al proseguimento delle politiche esistenti o sarà più disposto a modificarle”, conclude Eva Sun-Wai.
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