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Per i fund selector la gestione attiva dominerà il 2023

2/20/2023 | Redazione Advisor

Secondo una survey di Natixis Investment Managers, inflazione elevata e recessione sono inevitabili, ma le aspettative sui ritorni sono ottimistiche. Gli asset privati sono una tipologia sempre più popolare, con la metà degli intervistati che prevede di incrementare l’esposizione


Dopo un anno di inflazione elevata, turbolenze geopolitiche e prezzi dell’energia alle stelle, anche per il 2023 i fund selector si aspettano un contesto simile: secondo le evidenze di una survey di Natixis Investment Managers (Natixis IM), il 62% degli investitori a livello globale, ritiene che una recessione sarà assolutamente necessaria per riportare l’inflazione sotto controllo.

Natixis IM ha intervistato 441 fund selector di società che gestiscono oltre 30 mila miliardi di dollari di patrimonio totale dei clienti, appartenenti alle principali piattaforme di gestione patrimoniale, banche private e assicurazioni di tutto il mondo. Per il 2023, inflazione (70%) e tassi d’interesse (63%) continuano a essere le principali preoccupazioni di portafoglio, mentre un errore delle Banche Centrali (52%) è al primo posto tra i rischi economici. Il 62% dei fund selector teme che il passaggio dal commercio globale a una produzione più domestica e alla delocalizzazione possa ostacolare la crescita. Questi rischi si presentano in un momento in cui l’industria della gestione patrimoniale sta affrontando cambiamenti radicali, con gli investitori che cercano servizi di pianificazione finanziaria più completi e le società che lavorano per adattare le proprie offerte alle esigenze in evoluzione dei clienti.

Di conseguenza, i fund selector non solo devono affrontare le sfide del mercato, ma anche offrire nuove scelte di investimento. Nonostante le prospettive difficili, i fund selector rimangono ottimisti per l’anno a venire: il 73% afferma che manterrà o aumenterà le ipotesi di ritorno medio dell’8,8%. Sebbene pochi ritengano di dover apportare modifiche radicali alla strategia di portafoglio per raggiungere le aspettative di ritorno, nelle allocazioni sono in atto piccoli ma significativi cambiamenti per affrontare l’incerto contesto economico e di mercato.

Rafforzare i portafogli dei clienti

Se da un lato i fund selector considerano l’inflazione un rischio chiave per il portafoglio, dall’altro vedono una potenziale opportunità nei conseguenti rialzi dei tassi d’interesse. Tre quarti degli intervistati ritengono che l’aumento dei tassi porterà a una rinascita del fixed income tradizionale, con il 51% che dichiara di voler aumentare gli investimenti in titoli di Stato e un altro 46% che dichiara di voler aumentare le allocazioni in società investment grade. Sul fronte azionario, i fund selector sembrano essere relativamente ottimisti per il 2023, in quanto cercano di variare l’esposizione per cogliere il potenziale rialzo delle dislocazioni di mercato. Sei su dieci (59%) sono ottimisti sulle azioni, il 9% in più rispetto agli investitori istituzionali intervistati il mese prima. Anche i fund selector prevedono di mitigare il rischio attraverso il continuo ricorso agli investimenti alternativi.

Quasi sei su dieci affermano di raccomandare un aumento delle allocazioni in investimenti alternativi a causa di livelli di rischio più elevati. L’attenzione al rischio è tale che il 63% degli intervistati ritiene che gli alternativi debbano essere inseriti nei portafogli dei pensionati per contribuire a mitigare la loro esposizione. Nell’ambito dei prodotti alternativi, i fund selector sono più propensi ad aumentare l’allocazione alle infrastrutture (48%), seguite dal private equity (43%), dalle strategie absolute return (32%) e dal private debt (31%). Il 64% ritiene che nel 2023 i portafogli composti per il 60% da azioni, per il 20% da obbligazioni e per il 20% da alternativi sovraperformeranno i portafogli tradizionali 60:40.

La gestione attiva si distingue in un mercato incerto

A sostegno di ciò, le scelte di allocazione mostrano che i fund selector guardano agli investimenti attivi come a uno strumento fondamentale per la gestione dei portafogli dei clienti nell’attuale contesto. L’80% degli investitori professionali afferma che la gestione attiva è necessaria per trovare alfa durante una recessione e il 72% ritiene che gli investimenti attivi sovraperformeranno quelli passivi. Il 54% dei fund selector prevede inoltre che un’eventuale recessione rivelerà le principali inadeguatezze degli investimenti passivi e più della metà (67%) teme che i grandi flussi in entrata e in uscita dagli investimenti passivi intensificheranno i già elevati livelli di volatilità del mercato. Ciò ha spinto il 59% dei fund selector a considerare un aumento dell’allocazione ai fondi attivi quest’anno.

I cambiamenti normativi indirizzano l’interesse per gli ESG 

Si prevede che gli investimenti sostenibili registreranno il maggiore incremento di allocazione nel 2023, con il 61% dei fund selector che dichiara di voler aumentare l’esposizione, percentuale che sale al 74% nell’area Emea, dove la Mifid III impone a tutti i consulenti finanziari di discutere di investimenti sostenibili con i propri clienti. Solo il 48% dei fund selector in Nord America ha in programma di aumentare gli investimenti sostenibili. Molti guardano anche ai private asset per migliorare la propria offerta di sostenibilità, con il 30% che dichiara di volersi rivolgere ai mercati privati per l’impact investing. Ciò riflette la tendenza più ampia verso i mercati privati in generale. Anche se il quadro dei rendimenti inizia a cambiare, il 50% dichiara che aumenterà la propria offerta di investimenti privati e il 44% ritiene che gli asset privati rappresenteranno un rifugio sicuro per gli investitori.

Creare un’esperienza di investimento più coerente

I portafogli modello stanno assumendo un’importanza crescente per i fund selector che cercano di gestire le aspettative dei clienti e di unificare l’offerta di investimento: il 79% ha dichiarato che la propria società offre un qualche tipo di portafoglio modello. L’82% ritiene che i modelli consentano di offrire ai clienti un’esperienza d’investimento più coerente e l’86% afferma che i modelli forniscono un approccio ottimizzato.

Il 76% dichiara inoltre che l’offerta di modelli ai propri clienti aiuta a gestire l’esposizione al rischio. Le capacità dei modelli focalizzati sugli investimenti ESG saranno al centro dell’attenzione nel 2023: quasi la metà (49%) dei fund selector ha dichiarato che la propria società intende aggiungere portafogli sostenibili alla propria offerta. Mentre i selezionatori cercano di accrescere la propria offerta di modelli, si rivolgono anche a gestori terzi. Le precedenti survey di Natixis mostrano che l’utilizzo di gestori terzi da parte dei fund selector è più che raddoppiato in due anni, passando dall’11% del 2021 al 24% del 2023.

Secondo Martin Herbon, head of global financial institutions di Natixis IM, “i fund selector sono sinceramente preoccupati per le prospettive del 2023, in quanto prevedono livelli elevati di inflazione, tassi in aumento e una maggiore volatilità dei mercati. A loro avviso, l’aumento dei tassi favorisce il ritorno al reddito fisso e stanno riallocando i portafogli dei propri clienti di conseguenza, con gli investimenti sostenibili che dovrebbero registrare il maggiore incremento di allocazione nel 2023. Gli asset privati sono una tipologia di investimento sempre più popolare, con la metà degli intervistati che prevede di incrementare l’esposizione. In breve, quest’anno sarà un anno di cambiamenti tattici per generare reddito”.

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